Giovedì sono rientrato a casa dalle mie ferie estive nelle Marche e oltre a un provvidenziale acquazzone che ha ripulito energicamente la mia Meriva di tutta la polvere accumulata nei mesi precedenti ho trovato le strade già piuttosto trafficate. Le notizie dei tiggì e i bollini rosso-neri attribuiti alle giornate del week end per chi avesse intenzione di mettersi in viaggio mi hanno poi oltremodo confortato sulla saggezza della mia decisione di rientro anticipato. Ma c'è anche un altro motivo che mi ha convinto a tornare prima. Ed è che finalmente, dopo alcuni anni che disertavo le serate finali di Folkest,
e le note vengono aggiornate di quando in quando)
domenica 1 agosto 2010
Folkest, finalmente!
Giovedì sono rientrato a casa dalle mie ferie estive nelle Marche e oltre a un provvidenziale acquazzone che ha ripulito energicamente la mia Meriva di tutta la polvere accumulata nei mesi precedenti ho trovato le strade già piuttosto trafficate. Le notizie dei tiggì e i bollini rosso-neri attribuiti alle giornate del week end per chi avesse intenzione di mettersi in viaggio mi hanno poi oltremodo confortato sulla saggezza della mia decisione di rientro anticipato. Ma c'è anche un altro motivo che mi ha convinto a tornare prima. Ed è che finalmente, dopo alcuni anni che disertavo le serate finali di Folkest,
mercoledì 28 luglio 2010
Cronache marchigiane (6)
domenica 25 luglio 2010
Cronache marchigiane (5)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDI1BKU5PF3Q0e53f2a7nf-POpU5OVbPIYsjBT2WkYWYxl9fxdHboWjf6-ndHtk_IBjNg01oJEq4XXOFKlsBzReBwIDb8_5HW3Xr4MkupH5-eKdEm3ZbhmdGKrRq24Cg1iMvcmhVvWN-A/s320/asino.jpg)
Cronache marchigiane (4)
giovedì 22 luglio 2010
Cronache marchigiane (3)
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Appena arrivato a Osimo, qualche giorno fa, Roberto, l'amico spezzino ormai trapiantato quaggiù con la famiglia, m'invitò a cena a Jesi. Per semplificarmi le cose, mi suggerì di prendere l'autostrada, dato che non ero pratico del posto. Siccome però io sono un bastiancontrario, dopo avere consultato una mappa sommaria dei luoghi, mi risolsi a seguire un altro e più diretto itinerario, attraverso strade secondarie che scavalcano le colline qui intorno. Per maggiore tranquillità avevo anche innescato il navigatore interstellare, che se uno proprio non gli si affida anima e corpo riesce a essere un ottimo ausilio per cavarsi d'impaccio nelle situazioni più complicate o in ambienti non conosciuti. E così scollinando mi sono ritrovato immerso nella dolce campagna marchigiana, con i declivi colorati da distese di girasoli.
Cronache marchigiane (2)
martedì 20 luglio 2010
Cronache marchigiane (1)
Il viaggio che mi ha portato nelle Marche è stata un'odissea. Sono partito alle 10 del mattino per arrivare qui verso le 17. E sono solo 460 km... Da Bologna a Rimini si andava a passo d'uomo. Tutti al mare! Un caldo sahariano. La sera, poi, sono stato subito precettato a cena da una coppia di amici liguri, ormai residenti qui, che avevo conosciuto all'epoca del corso neoassunti a Genova e del successivo soggiorno romano. Facendo un rapido calcolo abbiamo concluso che non ci vedevamo dal 1992, 18 anni, l'età della loro figlia maggiore, Valentina.
mercoledì 7 luglio 2010
Alla maniera degli stilnovisti
Ancora una volta il 1986, anno ricco di esperienze significative e guizzi poetici...
Madonna, quand'io vidi gli occhi belli,
onde sì ornato il vostro viso appare,
Amor, che ne sostiene e fa penare,
Amore per Voi mi prese.
E stretta ancora tien'ei ben la preda,
s'io perdo il sonno ne le lunghe attese:
ahi, quanto m'è duro starvi lontano!
e per quegli occhi che mi fan poeta,
le labbra oneste ed i capei di seta,
volgere il guardo e sospirar, invano!
La voce non più sentire,
gaia per giovinezza assai, e timida,
che'l duol mio grave seppe ben lenire.
Il canto di un maldestro rimatore,
che illude sé con suo poetar credendo
ciò che Natura fece sì stupendo
saper narrare, serbare piacciavi in cor,
che, se di tanto mi vorrete degno,
più dolce fia mia schiavitù d'Amor.
Madonna, quand'io vidi gli occhi belli,
onde sì ornato il vostro viso appare,
Amor, che ne sostiene e fa penare,
Amore per Voi mi prese.
E stretta ancora tien'ei ben la preda,
s'io perdo il sonno ne le lunghe attese:
ahi, quanto m'è duro starvi lontano!
e per quegli occhi che mi fan poeta,
le labbra oneste ed i capei di seta,
volgere il guardo e sospirar, invano!
La voce non più sentire,
gaia per giovinezza assai, e timida,
che'l duol mio grave seppe ben lenire.
Il canto di un maldestro rimatore,
che illude sé con suo poetar credendo
ciò che Natura fece sì stupendo
saper narrare, serbare piacciavi in cor,
che, se di tanto mi vorrete degno,
più dolce fia mia schiavitù d'Amor.
domenica 4 luglio 2010
I rompiscatole
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domenica 27 giugno 2010
I fondi per la cultura
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlFTzVEjCbQVSR_4ih-NqVig7wRRcNAIYnSCW4F1ofJymrM4sH-03qZLWh08vnV4SfspD5IoelZQaPfZa146n5Yjw6Pd6zMmgYryPC-YDmswLrYb2uZtlerwVmdy22SbEhpAXnOrjBBHc/s320/sunTzu.jpg)
domenica 20 giugno 2010
I ragazzi di Aosta '41
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPZJiW_Og79xq17s7bTGBEzHNEN3bF99kHT4hWCaUDhpXqm5Zq36gIfL0cTAfSykFaey_Kd8NwAcc9HK4GR31V3YJcfdRbxXqyPPOR69svSn2HvWqcqD5Iw5jwXxhBv0DrL_ewsikOsg0/s320/spacePen.jpg)
Mitico!
sabato 19 giugno 2010
Cronache torinesi - Tre
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5v5VWEm7L55xRiPmZiPwe1x18_ctGpybgXoa8SM7Jcd3_WJAufD-IXzRoWiaturywPn7v5gMtafCCy9pRYGlRScq39cR0sDDeLj1Wsagf-iEqJuy4QjcNBDtRDWx0cVO4Zktk7BA9j1w/s400/valigia.jpg)
Una parte significativa del bagaglio di ogni viaggiatore è costituito da quelli che i Romani chiamavano impedimenta, ossia tutte quelle cose non strettamente utili e necessarie, ma cariche di significati legati al nostro vissuto (un libro che non ci si deciderà mai a leggere, un dono destinato a non si sa chi, un portafortuna)… Così recita un pannello della minimostra “L’uomo con la valigia – Piccola storia del bagaglio”, allestita nel Borgo Medievale del Valentino. Breve sosta nella bottega del fabbro, anche lui in attesa di miniscolaresca alla quale dimostrare la sua abilità fabbrile nella forgiatura di armi bianche. Faccio notare che anche dalle mie parti ci sanno fare con forbici, coltelli e scimitarre. E il mastro forgiatore mi risponde che sì, in effetti, lo spadone che vedo riposare sul tavolo da lavoro arriva da Maniago, celebre manifattura Del Tin (“il migliore”, dice lui, perché io non osavo). Quant’è piccolo il mondo.
martedì 15 giugno 2010
Un decreto a forma di vaso di Pandora
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsluI2uBh6tCol0i8PaAJMezhcuQ9o-98DhLKrRPb3mFZhQPjgRW3ut7BDbUawH14VVPVSE3drXIEmxgur_0swUE_OABHJO_mLtYuL2eMoxfDr_6P5vKtC3nBXnOFHC_FoZ1Y0GPimjE8/s320/pandora.jpg)
lunedì 14 giugno 2010
La lunga estate dell'86
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju9rR72guVTcVlTyjMwG1SeVDnmsxPaQ5MasZjN82U8C3KpyGCB6djlnvr_Yh-3Q0czvWckBkHI68fi5FUcK0JyVDqrxgYw8YzW5ICfJKrpaLrggJccjZWzBzC3EBbXBVoUnFcsrxA9Ok/s200/chapiteau.gif)
A gennaio ho fatto domanda per il 124° corso Allievi Ufficiali di Complemento. Ho consegnato i documenti a Padova, durante gli ultimi giorni della mia rapida esperienza universitaria. Mi aspettavo di ricevere la cartolina-precetto nel bel mezzo dell'estate, e sarebbe stata una fregatura.
sabato 12 giugno 2010
Cronache torinesi - Due
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venerdì 11 giugno 2010
La mediateca di Pordenone
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcuZ7VkUiXvogyCDM9RZu5UIrU-GtK9DwcBRUekg5-1VILo7gj6w0OXZxTnyrodmJ4amMFLKWa9E0St9SjClD9zPCgcELG4FnY_odH-HFQxiyZLBYyAQSdpLF5-uuMuxFkBiF80ruhSv4/s400/arlesienne.jpg)
lunedì 7 giugno 2010
Cronache torinesi - Uno
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8KbHCJtQJpIYNm8PjTmmqi2PF6A1oiutO2F6tt0wCSiSpfqG6oDEqYGpPO7V3SqqvJRzrBenBSL7m_XU5F70WGmwGQl1nP5DkIMSr-1aT5qsL1wiYocrRdEDDJpthDoTVEcE-q17Dkmw/s200/sindone_b.jpeg)
martedì 1 giugno 2010
A proposito di valori...
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY5Mtaho_x323dO1nhXET0pmzu86G4u48ayJpsIo7yfNig2C6gzDWyJ8qQomYeK8c9dsVNXPWE3Sx7PL2DtgoyBTAEpOnbiPNe_nVCdK7r20bl4ihbBKAl0xte9WpnLC5vemVZOEbSb90/s320/dollari.jpg)
lunedì 31 maggio 2010
La Otto (parte quarta)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-w2eew4ZQB337JyYXHvvdLRVYr5vzFbTUnaZqyx88vhNUu6uH-uH61ruY4XoORfX8xk4l-bL971T0U7ev7N37dLBZaBtKJMV05JWqoYyQPR_z6ZuljZkvxBfSOqe7ZDFUbAiFI6X2wCI/s200/uova.jpg)
mercoledì 19 maggio 2010
Anemone e core
(copyright by Natale Sorrentino)
di Scajola/Bertolaso
Casa discografica abusiva “La cricca”
Nuje ca vulimmo case e milioni,
nun ce facimmo mai scupri’?
Cunte ca firme nun ne vonno
‘e chi so’sti cunte, oje ne’!
Pure, tu mme paghi cu ‘n’assegno
pe’ fa’ dispietto a mme…
Tenimmoce accussì Anemone e core
mo c’accattammo pure ‘nata casa,
‘nu trilocal...e ca tu me ristrutturi,
‘o pavo cu te, sempre cu te, senza firma’.
Che ce dicimmo a ffa’ parole avare,
si ‘a casa ma vuoi da’ pe’ quattro lire?
Si smanie pure tu po’ Colosseo
tenimmoce accussì Anemone e core!
Forse sarà ca ‘a casa è doce,
forse sarà ca costa poco…
Vurrìa nun averti cchiù fra i piedi,
chesta è ‘a verità.
Specie si ‘e vvote tu mme chiedi
l’appalto d’a sanità…
St’appartamento a... mme me piace assai,
‘o pavo cu’ te, sempre cu’ te, e tu ‘o ssai.
Che appalti e che contratti vuoi avere,
si ‘o cunto po’ aumentà ch’è ‘nu piacere?
Nuje simmo d’o partito dell’ammore
tenimmoce accussì Anemone ‘e core
tenimmoce accussì Anemone ‘e core…
martedì 18 maggio 2010
La Otto (parte terza)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiraX2SZKopzJYanCyxaEVa4tt1pMpcEQtF2qi0fHvyu7VXE0-mHUP2Ha2Kja0EJzYvTtGl41sGxyWpHfaHiOWUzcP-hBpUgj5lGIpTdZyZ4o1Y3ZIT33w35_UEtwux2ogZ-KzvlJGwlt0/s200/ziqqurat_of_Dilbat.jpg)
sabato 15 maggio 2010
Guasti educativi e distrazioni immobiliari
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCbSjV-XMkOzsB4BsSxIJXVt9X4uvvS8dyWyAzac0Jseyw_0NQndtxaQAodYGZVUOwW36zrnmhcEJ_qGXmA4cvxbxu73UZ73Wy6bsPufxSqDKW9kLD8d0Ikctv29cRHHKxyYJE4FyECaA/s200/mezzanino.gif)
domenica 9 maggio 2010
La rivoluzione delle banane
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrcqQZTyJVl_jjZS4VOhK8LviXABHNeQ8JESxgGRy0oZcwPQlqVsl_9rFfzo0DWbxelOK1sQA_dDBbc2PG5-YlCjXpV7nFm3X1YMjAWrUmDEZ_A9xo60juq7XY8LAddvztkU7zsKdWgfg/s200/bananatrasp.gif)
sabato 8 maggio 2010
La Otto (parte seconda)
Tanto per dare un’idea di cosa fosse quella pittoresca arca di Noè in cui ero finito a lavorare proverò a tracciare un sintetico profilo dei miei colleghi di allora. I Beati Paoli. Due colossi palestrati che penseresti più a loro agio fra i camalli del porto di Genova che non a uno sportello bancario alle prese con versamenti e assegni circolari. Paolo M. aveva un ghigno da pirata, la testa rasata, baffi da cavaliere teutonico, pizzetto biondo e lo sguardo perennemente incazzato che incuteva terrore al solo immaginarlo. Paolo C., invece, era molto più gioviale e rassicurante. Un pacioso cicciobello sorridente, ma altrettanto muscoloso e massiccio. Fra i due stava appollaiata sul suo trespolo da cassiere Mirellina, una Betty-Boop dalla chioma fulva che teneva le gambe accavallate come un diva d’altri tempi. Mirellina era la cocca del D. e quando aveva bisogno di un suo Dar Corso per completare un'operazione, zampettava sulle lastre di marmo del pavimento dall'alto del suo tacco dodici
Le cascate di Salino
“E questa che roba è? No, no, a me non le hanno date. Oddio, ragazzi, aiuto! Qualcuno sa che cazzo sono 'ste SCBT?” Avevo spuntato l'elenco del materiale e preso nota accuratamente della posizione che occorreva assegnare a ogni capo di vestiario nell'armadietto di ordinanza: due maglioni CR, 4 magliette VO, uose, pedule, VIBRAM. Fin dai primi giorni alla SMALP era stato necessario prendere confidenza anche con una delle tante bizzarre manie dei militari, che poi avremmo metabolizzato e fatto nostre: le sigle. Acronimi, oggi diremmo. Ma quello era un tempo pre-digitale, internet non era ancora diventato un fenomeno di massa e gli acronimi si potevano trovare soltanto sulla Settimana Enigmistica. Così “CR” stava per “Collo Rovesciabile” e “VO” per “Verde Oliva”. I VIBRAM erano gli scarponi da montagna, che prendevano il nome dalla ditta costruttrice. Quelli che, usciti di fabbrica di colore marrone, noi avremmo provveduto con marziale inventiva a rendere neri come l'inferno
giovedì 6 maggio 2010
Intercettazioni telefoniche
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4bEOWuDAnpu-TOwGPaTbwnlGntO7wglK0TjsMBAMGR-X1tl64RgXpZ55SG6-RSxTPNVymsP3GdiTI7DzQqRWTjfjCr5Qac6T-fah-z0UQhjDnJ4R-qSBfekj-4Y0MDggw7Ij6eQr7JNM/s400/nickCarter.jpg)
domenica 2 maggio 2010
La Otto (parte prima)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitSx8uwXa2QwVp3ohSF6hZVKfBJda6u-OnPHQnxLJ6E6_cs_se1ZX6HLMoGlCDYhVPCiH9uArwok4T3GrUuGkOh27OXgYmB26In9bJhacYwnTu3BuTqKuGoWuE-4aeG_deXBSrQlcGXN8/s320/gazometro_roma.jpg)
Kaddish in morte di Maria
Premessa.
Odio le introduzioni e, da lettore, solitamente le salto a piè pari, ma in questo caso un preambolo si rende necessario. I versi che seguono sono scritti nella lingua dei miei genitori, il friulano di Claut, molto più vicino a Belluno che a Udine, che io, pur non parlandolo, comprendo benissimo. Furono scritti a pochi giorni dalla morte di mia zia, cui ero legatissimo. Si tratta dell'unica cosa che io abbia mai scritto in clautano, ma non ho scelto io la lingua, semmai è stata lei a scegliere me. Non poteva che essere questo il veicolo più adatto per affrontare un vicenda tanto intima e dolorosa. Non ne riporto la traduzione perché non sarebbe comunque sufficiente a comprenderne il significato, dato che questo testo rappresenta il compendio, appunto, di tutta una vita.
Odio le introduzioni e, da lettore, solitamente le salto a piè pari, ma in questo caso un preambolo si rende necessario. I versi che seguono sono scritti nella lingua dei miei genitori, il friulano di Claut, molto più vicino a Belluno che a Udine, che io, pur non parlandolo, comprendo benissimo. Furono scritti a pochi giorni dalla morte di mia zia, cui ero legatissimo. Si tratta dell'unica cosa che io abbia mai scritto in clautano, ma non ho scelto io la lingua, semmai è stata lei a scegliere me. Non poteva che essere questo il veicolo più adatto per affrontare un vicenda tanto intima e dolorosa. Non ne riporto la traduzione perché non sarebbe comunque sufficiente a comprenderne il significato, dato che questo testo rappresenta il compendio, appunto, di tutta una vita.
sabato 1 maggio 2010
Storie di marketing e VOIP
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSy_hVqwYAZuCfAgnUiSMO_UOVuG3bDWpGFK4YgT3EDmq1DEjPCoS6cBfeQ_7rzcaxD_4UWxkZ-oxaEaSyztP6Yk7WydQ6gUaCX8rN-nBw87OuCSqMMLDpbzOXwAu3uhRgSRADVpB3POg/s200/telefono.jpg)
mercoledì 28 aprile 2010
IJF10 - La rassegna stampa
Come promesso, ecco qui il primo spezzone della esilarante rassegna stampa cui ho partecipato nel corso del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia appena concluso. A breve seguirà anche il resto. ;-)
lunedì 26 aprile 2010
Perugia 2010 - Post scriptum
La mia giornata di rientro inizia con un'involontaria buona azione. Alla stazione del minimetrò del Pincetto, il capolinea per il centro città, seguendo il suggerimento di Gianna, al posto delle scale mobili per scendere all'ingresso del trenino metropolitano uso l'ascensore inclinato. Il minimetrò di Perugia è un vero capolavoro di funzionalità urbana a impatto ambientale del tutto irrilevante. In 5' ti posta dalla stazione ferroviaria in centro e viceversa. I suoi vagoncini argentati scivolano discreti attraverso i condomini di Fontivegge e penetrano le viscere rocciose dell'acropoli umbra. All'uscita del minimetrò vedo un corpulento e barbutissimo viandante che porta sulla spalla
domenica 25 aprile 2010
Cronache perugine (11)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizS6BE0IO8AKIYC6f9yk8KrY3skDnbvX0vsWWxoICQyK1SnoqqQYvWXYxQpkG0RLcVQ_Q0BkTCzL5UZ9LO0Oppsq4z1-USq2HY6JUUzLMtvwfoqonS-uURAg8pZhYuV-z7381mov6PGio/s320/nicola-arigliano2.jpg)
Nel pomeriggio, piccolo tour de force alla Sala dei Notari. Involontario, come capita spesso. Ma sono proprio queste le situazioni più intriganti. Il motivo della mia presenza è dovuto alla proiezione dell'ultimo dei video CULT, dal titolo maledettamente ammiccante: Orgasm Inc. So che sarà preceduto dalla presentazione di un video reporter del National Geographic, ma non vi do molta importanza. Sbagliando. Diego Buñuel si presenta in maniera spumeggiante. Il suo reportage sul Pakistan è di un anticonformismo commovente. Montaggio very rock. Temi sorprendenti, come, dopo il flash sulla madrasa dove qualche migliaio di bimbi impara a memoria il Corano, si passa a una fabbrica di abbigliamento sadomaso
Cronache perugine (10)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAhppvvsnziBm8ccJ-SKqIRcEMad1TcSfmerEogv4pBUjY0VFdmmXRbKEHVivL-yDZKuO1-01_B9jFCvLq2WhztTpkpJDPQcreFaNxxSSvwdiI6yMDCA2so-uKsN8uCpyTrWHrP-gw6RI/s320/nigrasum.jpg)
Quinto giorno
Giornata di decompressione in vista dell'impegnativo viaggio di ritorno e risalita. Passando di fronte al Brufani con l'intenzione di godermi il panorama che offrono le balaustre dei Giardini Carducci, vengo casualmente attratto da una bancarella che mi taglia la strada. E' uno di quei banchi di antiquari che già ieri movimentavano la piazza. Riconosco subito alcune croci astili di metallo, viste un anno fa a Venezia, nella meravigliosa mostra sull'Etiopia che mi aveva catturato per tre ore di fila e dalla quale sono scappato soltanto perché in preda ai morsi della fame. Lasciando vagare la vista sul resto dei fascinosi oggetti esposti, mi rendo conto che, sì, indubbiamente è tutto materiale etiope. Il mercante dall'accento romano si avvicina e inizia la conversazione. Mi dice che vive otto mesi all'anno ad Adis Abeba, parliamo della mostra veneziana, gli racconto del nonno che portò a casa dalla campagna d'Africa del '36 alcune monete con raffigurato il leone di Giuda. E il pensiero va alle chiese monolitiche, a Lalibela,
Cronache perugine (9)
Quarto giorno (secondo tempo)
Questa vacanza mi sta stremando. Mi servirà almeno una settimana di lavoro per riprendermi. Così, il pomeriggio lo dedico a un parziale recupero delle forze. Quando venni la prima volta a Perugia (se si esclude una precedente gita scolastica in quinta superiore) scelsi un hotel vicino alla stazione S. Anna. L'hotel Iris è ancora ai piedi della Rocca Paolina e sovrasta la graziosa stazione delle ferrovie umbre. Piazzale Partigiani, il terminal delle corriere, è lì vicino. Dunque, il posto era strategico per visitare altri centri dell'Umbria servendosi dei mezzi pubblici. Era il luglio del 1993 e fu il primo esperimento di vacanza con Luca, che arrivava da Milano. Una marching band di New Orleans rallegrava i pomeriggi di Umbria Jazz passeggiando per il centro.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOWmYM0eUQUFf_TpCGCXe3Ec-7Fc5-VY4G-_zfb19x4VddBNb8ZH5MYx_sNEthTOx-GLEfGrt6aANDfU_qL3KMOvCtYSy-cRvGOHsJ4wFswCQEzve7qX6NQLZ5efV1JJVzEwO5fJTfsdM/s320/OlympiaBrassBand2.jpg)
Cronache perugine (8)
Quarto giorno
Mattinata piovigginosa. Colazione al caffè Sandri, in corso Vannucci, dove chiedo informazioni sul mercatino dell'usato, che sapevo svolgersi periodicamente in piazza del circo. Mi dicono che è per oggi e si tiene in piazza Italia. Ganz fantastisch! Alle 8:30 del mattino le bancarelle sono ancora in via di approntamento. Fa niente. Riesco ugualmente a trovare alcuni piccoli oggetti sfiziosi (viaggio in treno e il peso dei miei bagagli, come al solito, è già lievitato di parecchio): una scatola di latta della Perugina, che a prima vista sembra risalire agli anni '50, un meraviglioso giochino inglese anni '40 (da viaggio, dunque indicatissimo, date le circostanze),
Orti botanici, scritture palindrome e ... il senso della vita
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi92uy10BIHddeiBB6DJ4C-Vp5oIoWccbql9UQ8dTQNKYtOfh27mhsa0_tzLS_FUX_EakzYrIZhFLCBGGMZMJEfmsXbMjyYEsSBT45iyrhhITh95vdvznrjPm_zYXEBVTD30Wl81NMpfpQ/s320/ranocchio.jpg)
Durante la mia visita all'Orto botanico di S. Pietro avevo notato fra le aiuole la pubblicità di un libro il cui solo titolo era per me fonte di sconfinato interesse e morbosa curiosità: Il giardino dello spirito. Viaggio tra i simbolismi dell'Orto Medievale. Il bookshop dei benedettini, al termine della mia passeggiata vegetale, era già chiuso. Di sobbarcarmi un'altra scarpinata fin laggiù non se ne parla nemmeno. Su suggerimento della receptionist che ho interrogato alla Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori faccio un tentativo alla libreria Feltrinelli, dove acquisto il volume assieme a un'ammiccante ranocchio verde con lucetta gracidante incorporata (€ 4,00).
sabato 24 aprile 2010
Cronache perugine (7)
Terzo giorno (secondo tempo)
Le previsioni meteo del sito di Repubblica si rivelano spesso molto attendibili. Perciò, quando viaggio le consulto sempre. Per oggi mi aspettavo la pioggia e il buon vecchio Giove pluvio non mi ha deluso. Per tutta la giornata. Sulle ceneri della Rocca Paolina, odiato simbolo dell'oppressione pontificia, i perugini hanno eretto l'attuale palazzo del governo. Sotto i suoi ampi portici si trova un ufficio che in questi giorni per me è stato oltremodo utile, considerata la momentanea (come spero fortemente che sia) inabilità dell'Aspirone. Sono qui infatti disponibili alcune postazioni internet, utilizzabili senza dover pagare alcunché. Nel pomeriggio, quindi, mi sono stampato i biglietti ferroviari per il rientro, che ormai non è più molto distante. Poi ancora una volta ho volto la marcia in direzione di Sant'Ercolano per arrivare al chiostro di San Domenico, dove su iniziativa del comando della Guardia di Finanza è in corso un'interessantissima mostra sulla falsificazione monetale.
venerdì 23 aprile 2010
Cronache perugine (6)
Terzo giorno
Il privilegio di abitare l'acropoli perugina richiede un tributo ginnico. Occorrono garretti da sherpa nepalese e spalle da camallo (per via degli zaini o delle tracolle, come la mia fida custode di apparati tecnologici multimediali). Eh, l'insostenibile leggerezza dell'essere... umbri! Salire lungo via dei Priori, affrontare i dislivelli di via delle Prome, le rampe di Sant'Ercolano, ma anche soltanto percorrere corso Garibaldi per arrivare al Museo delle mura urbiche e al mistico Tempio di S. Angelo , prevede un allenamento da Alpino. Quindi, se fossi venuto qui vent'anni fa, sarei a cavallo. Oggi l'esperienza si tramuta in una sorta di richiamo sotto le armi. Ma alla fine non è previsto alcun avanzamento di grado.
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Cronache perugine (5)
Serata del secondo giorno
Lo scorso anno, quando venni qui a Perugia ancora per il festival del giornalismo, non ero riuscito ad andarci. Rimedio ora. Enoteca con cucina. Il menù è un piccolo catalogo d'arte. Non per la foggia, ma per i contenuti. Il locale si trova dove aveva sede una vecchia farmacia cannoneggiata dai papalini il XX giugno 1859 perché il titolare si conosceva per convinto sostenitore dei resistenti. Il farmacista fu anche catturato e quasi fucilato davanti al pozzo etrusco che sta ai piedi della chiesa di San Domenico. Graziato poi per riconoscenza dal comandante del plotone d'esecuzione, ch'era stato in precedenza da lui curato. Anche questo è un posto da evitare, se si ha fretta. Quando arrivo al teatro dei nobili per assistere allo spettacolo con Bertelli e Fabrizio Gatti la fila davanti all'ingresso si snoda fino a metà del corso Vannucci. Luca è un giovane laureando in economia originario di Nuoro.
Lo scorso anno, quando venni qui a Perugia ancora per il festival del giornalismo, non ero riuscito ad andarci. Rimedio ora. Enoteca con cucina. Il menù è un piccolo catalogo d'arte. Non per la foggia, ma per i contenuti. Il locale si trova dove aveva sede una vecchia farmacia cannoneggiata dai papalini il XX giugno 1859 perché il titolare si conosceva per convinto sostenitore dei resistenti. Il farmacista fu anche catturato e quasi fucilato davanti al pozzo etrusco che sta ai piedi della chiesa di San Domenico. Graziato poi per riconoscenza dal comandante del plotone d'esecuzione, ch'era stato in precedenza da lui curato. Anche questo è un posto da evitare, se si ha fretta. Quando arrivo al teatro dei nobili per assistere allo spettacolo con Bertelli e Fabrizio Gatti la fila davanti all'ingresso si snoda fino a metà del corso Vannucci. Luca è un giovane laureando in economia originario di Nuoro.
Cronache perugine (4)
Secondo giorno
Rassegna stampa esilarante al Brufani *****.
Sala in grande spolvero. Colazione gentilmente offerta da Vodafone. Mentre le moltitudini cingono d'assedio i tavoli di mescita di brioches, succhi di frutta e cappuccini, mi accomodo a un tavolino in pole-position giusto di fronte al megaschermo su cui saranno proiettate le pagine dei quotidiani spogliati. Diego Bianchi, in arte Zoro
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPyT0XmnnMLjumH-NyGDNC-jbTxDQNjUj_GQyZsDFeWxZe0t6IMiIYAsRGdgdIu6-i7utyejBaUj6dORtB4TSyUj0KI8qyaFYhB3VQXIMnVCswCTmgOHHHpWnx1MvFq6rjD6nJuVc6Ptg/s200/lapide.jpg)
Sala in grande spolvero. Colazione gentilmente offerta da Vodafone. Mentre le moltitudini cingono d'assedio i tavoli di mescita di brioches, succhi di frutta e cappuccini, mi accomodo a un tavolino in pole-position giusto di fronte al megaschermo su cui saranno proiettate le pagine dei quotidiani spogliati. Diego Bianchi, in arte Zoro
giovedì 22 aprile 2010
Cronache perugine (3)
Il primo giorno.
Per celebrare il natale di Roma mi sveglio all'alba, prendo appunti, scrivo, poi mi ricorico. Alle 7 chiedo a Gianna di poter usare il suo p.c. per controllare la posta. Sul mio Aspirone devo avere maltrattato i parametri di configurazione e non c'è verso di farlo connettere alla rete wireless del B&B. Mentre sto uscendo Gianna mi blocca con la scusa di offrirmi un caffé. Non riesco a sfuggire. Così comincia ad aggiornarmi sul piccione che ha sottratto al fatale assalto dei gatti del quartiere,
Cronache perugine (2)
L'arrivo
Quando arrivo nel B&B che ho scelto su internet, mi accoglie la padrona di casa, Gianna, che si rivela dotata di un eloquio torrentizio. La camera è semplicemente sontuosa. Cinque metri per dieci con un soffitto affrescato a festoni e amorini svolazzanti che di altezza farà almeno quattro. Gianna mi fa sapere che posso scegliere la camera che preferisco, ma quella prima stanza che mi ha mostrato è già meglio di quanto avessi mai potuto sperare che mi venisse assegnato. Parla al telefono con un agente immobiliare che sta trattando per suo conto la vendita di un monolocale ai Parioli grande meno della metà della camera in cui ci troviamo. Il prezzo è pari a quanto è stata di recente valutata la mia casetta di 150 mq. Mi tiene impegnato per una buona mezz'ora raccontandomi la storia della sua famiglia, del padre, che commerciava in legname a Brunico, di lei che faceva l'insegnante e non ha imparato l'inglese, delle figlie che non ne vogliono sapere di vivere a Perugia, di questa splendida casa arredata con mobili d'epoca e travature da galeone spagnolo del Cinquecento, mi fa una rapida panoramica sul vicinato, mi elenca le mille cose che non posso assolutamente fare a meno di vedere in città e in tutta l'Umbria, ecc. ecc. ecc.
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Filastrocca di Alcuino
Indovina indovinello
fin dai tempi del Martello.
No, perbacco! C'hai ragione,
qui il sovrano ha un altro nome.
Per gestire il Sacro Impero
chiama il monaco straniero,
che le menti fa svegliare
con i quiz da indovinare.
Non lo sai? Ti vien l'affanno?
Non c'è trucco, non c'è inganno!
Hai ragione, son d'accordo,
se ti arrendi: "Non ricordo..."
Gran memoria, intuito fino,
qui non basta l'aiutino.
Per cavar dal buco il ragno
te lo dico: è Carlo Magno.
Basta un poco di latino
e si diverte anche un bambino:
Bos qui tota die arat
quot vestigia faciat in ultima riga?
fin dai tempi del Martello.
No, perbacco! C'hai ragione,
qui il sovrano ha un altro nome.
Per gestire il Sacro Impero
chiama il monaco straniero,
che le menti fa svegliare
con i quiz da indovinare.
Non lo sai? Ti vien l'affanno?
Non c'è trucco, non c'è inganno!
Hai ragione, son d'accordo,
se ti arrendi: "Non ricordo..."
Gran memoria, intuito fino,
qui non basta l'aiutino.
Per cavar dal buco il ragno
te lo dico: è Carlo Magno.
Basta un poco di latino
e si diverte anche un bambino:
Bos qui tota die arat
quot vestigia faciat in ultima riga?
mercoledì 21 aprile 2010
Cronache perugine (1)
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A causa della nube vulcanica che inquina lo spazio aereo europeo un gruppo di turisti italiani in vacanza in Norvegia son dovuti rientrare in taxi. Oslo-Macerata? Fanno 14 mila euro. Non c'è male come viatico per la mia traversata ferroviaria che mi farà percorrere una buona metà della Penisola.
lunedì 19 aprile 2010
Alcuino di York e l'aratura dei campi
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domenica 18 aprile 2010
Il ponte del diavolo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1QJkMrDSjnFi4LjwaoFBK9E5H-IZgOejmW8vIygsEEqZjT3ELl34am8SYxd5vQ1SBr8agyCFvWzJsvuLa-LQTcGjTi1kQ7krnikfg1KQjJWxyNN-ZznTbHRzQMa57qAK8oWF_wvamU2w/s400/pontediavolo2.jpg)
Programma improvvisato di un sabato qualunque.
Non c'è proprio niente da fare. La viabilità udinese per me rimane un cubo di Rubik: riesco a perdermi anche col navigatore. E meno male che c'è questo ausilio tecnologico ad assistermi, perché sennò a Cividale non ci sarei arrivato. Siccome, ovviamente, a Cividât di sabide tu cjatis il marciât,
Banda larga e digital divide
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Si fa un gran parlare in questi mesi di banda larga. Senza dubbio, per alcune realtà produttive d’eccellenza la mancanza di infrastrutture di rete efficienti costituisce un gap, uno svantaggio competitivo. Forse però non si considera che spesso il digital divide non è questione di fibre ottiche, ma di sinapsi. Fra gli utenti della Rete, casalinghi e professionali, il livello di inadeguatezza rimane ancora elevato.
lunedì 12 aprile 2010
Lo sceriffo, Mangiafuoco e i costruttori di piramidi
I ragazzi mi chiamavano “lo sceriffo di Rivoli Bianchi”. La stella appuntata all'altezza del seno sinistro ce l'avevo. Il cinturone e gli stivali pure. La polvere di Rivoli copriva impietosamente ogni cosa, come sul set del più classico Mezzogiorno di fuoco. Ma non era carnevale. E non stavamo girando un film. Avevo vent'anni e facevo l'ufficiale in un battaglione di Alpini dislocato a Tolmezzo. Carnia. Cimutonia, per i ragazzi di leva,
domenica 4 aprile 2010
o tempora, o mores!
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