Questa vacanza mi sta stremando. Mi servirà almeno una settimana di lavoro per riprendermi. Così, il pomeriggio lo dedico a un parziale recupero delle forze. Quando venni la prima volta a Perugia (se si esclude una precedente gita scolastica in quinta superiore) scelsi un hotel vicino alla stazione S. Anna. L'hotel Iris è ancora ai piedi della Rocca Paolina e sovrasta la graziosa stazione delle ferrovie umbre. Piazzale Partigiani, il terminal delle corriere, è lì vicino. Dunque, il posto era strategico per visitare altri centri dell'Umbria servendosi dei mezzi pubblici. Era il luglio del 1993 e fu il primo esperimento di vacanza con Luca, che arrivava da Milano. Una marching band di New Orleans rallegrava i pomeriggi di Umbria Jazz passeggiando per il centro. Domani è la festa della Liberazione e per celebrarne la ricorrenza anche a Perugia organizzano eventi e occasioni d'incontro. Allo scopo di evitare la calca del sabato pomeriggio, decido di assistere alla proiezione di un documentario che viene proposto in una bella sala (ex chiesa dalla pessima acustica, purtroppo), poco distante dalla stazioncina di S. Anna. Il titolo è Bandite e raccoglie le interviste a una serie di donne dal passato partigiano. L'ampia sala è sorprendentemente affollata, tanto per dimostrare ancora una volta l'alto senso di partecipazione dei perugini. Dopo cena, altro documentario CULT. Stavolta siamo in Afghanistan e ci si occupa del rapimento di Daniele Mastrogiacomo, un inviato di Repubblica. I reporter delle zone di guerra chiamano fixer il loro appoggio locale, che gli fa da traduttore, autista e collettore di notizie. Assieme a Mastrogiacomo fu rapito anche il suo giovane fixer, un ragazzo di 24 anni. Anche grazie alla mediazione di Emergency il giornalista italiano fu ben presto rilasciato. Il fixer afghano fu invece ammazzato dai suoi sequestratori talebani.__oOo__oOo__oOo__
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