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Da quando Trenitalia ha reso possibile l'acquisto online dei biglietti ferroviari, non amando far la fila allo sportello prima di ogni viaggio mi premunisco delle stampe necessarie, ottenendole dal computer di casa. Per le destinazioni che richiedono qualche cambio di treno, il sito di Fs tuttavia non consente la stampa domestica dei titoli di viaggio, dirottando alla bisogna il passeggero sui totem di stazione (self-service). Poiché nutro da sempre scarsa fiducia nell'efficienza di apparati soggetti soltanto a manutenzione eventuale, aggiro sistematicamente l'ostacolo "spacchettando" il viaggio nelle diverse tratte.
Fingendo di andare da Pordenone a Mestre, da Mestre a Firenze, e da Firenze a Perugia, ottengo così di placare la mia ansia da prestazione, stampando infine i tre biglietti. E parto tranquillo. L'operazione si rivela comunque fastidiosa e complicata, ma stavolta mi ha gratificato con una piacevole sorpresa. Mentre per il viaggio complessivo (da Pordenone a Perugia) il bigliettaio telematico mi proponeva un costo in seconda classe di 58,55 euro, lo spacchettamento mi ha consentito di risparmiare 13 euro. La differenza non rappresenta un premio alla mia destrutturante testardaggine, ma è dovuta alla possibilità di fruire di una speciale tariffa mini in direzione di Firenze (omaggio delle patrie littorine alla celebrazione del Centocinquantenario). Mi rendo conto che le Ferrovie costituiscono «un sistema industriale complesso», che rende difficoltoso assicurare la puntualità dei treni, la pulizia e il condizionamento delle carrozze, un servizio infine all'altezza del prezzo pagato. Ma per quale motivo se per arrivare a destinazione devo cambiare un paio di treni non mi posso stampare comodamente da casa i singoli biglietti senza bisogno di scomporre il viaggio in più segmenti? E perché mai questa ammiccante minitariffa non compare se chiedo di andare da Pordenone a Perugia? I più maliziosi, quelli convinti che il marketing sia l'arte di vendere fumo facendolo pagare a caro prezzo, avranno le loro risposte. Io credo che si tratti soltanto di sciatteria. Perché anche gestire un sito web non è cosa alla portata di tutti.
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