e le note vengono aggiornate di quando in quando)
domenica 8 maggio 2011
L'evoluzione della cultura a Cordenons
Quando, sul finire del 2006, a Milano venne presentato il libro “DNA Alpino”, la travolgente energia sprigionata dagli arzilli Ragazzi di Aosta '41 intervenuti a Palazzo Marino mi spinse a organizzare qualcosa di simile anche a Cordenons. Il volume raccoglie le testimonianze di 65 fra gli allievi ufficiali di complemento che frequentarono la Scuola Militare Alpina di Aosta durante i suoi 70 anni di storia. Il ricavato delle 15 mila copie vendute ha contribuito a finanziare il ripristino del rifugio “Contrin”, ai piedi della Marmolada. Volevo che la presentazione cordenonese fosse ospitata nell'auditorium del centro culturale Aldo Moro. La capienza della sala è della taglia più sfidante, ma da quel che ricordavo, disponeva di un proiettore, impianto di amplificazione e, dettaglio tutt'altro che trascurabile per un'assise alpina, un piccolo bar interno. Mi rivolsi allora al Comune per presentare l'iniziativa ed ebbi la più ampia disponibilità. Il neoassessore alla cultura dovette però subito sopire, sconsolato, ogni mio entusiasmo: l'impianto di amplificazione funzionava, sì, ma il proiettore invece era guasto e il bar... era stato chiuso da tempo. Non mi persi d'animo e, fra immancabili imprevisti e contrattempi, giungemmo infine alla data stabilita. Gli amici con cui a tavola concludemmo quella serata non capivano come mai fossi così deluso, dopo che le 150 persone presenti avevano acquistato una settantina di copie del libro, ma nei 4 mesi di lavoro necessari a preparare l'evento avevo temuto più volte di non riuscire a raggiungere i miei ben più ambiziosi obiettivi a causa del troppo tiepido sostegno di alcune realtà locali. Dati ufficiali recentemente diffusi ci informano che ancora una volta la stagione teatrale dell'Aldo Moro registra il tutto esaurito, con 414 abbonati sui 440 posti disponibili (per fare meglio bisognerebbe soltanto ampliare l'immobile). Il bar nel frattempo ha ripreso a funzionare e le iniziative culturali si susseguono senza sosta. Credo che se dovessi reincontrare quell'assessore, oggi potrei leggere sul suo volto una legittima espressione di orgoglio per tutto il lavoro svolto negli ultimi cinque anni. E gliene sono riconoscente.
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