(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

venerdì 10 giugno 2011

Postilla


Continua su Facebook la mia discussione con un'agguerrita vicina pordenonese che non ha gradito particolarmente (e in maniera del tutto leggittima, s'intende) l'elezione di Claudio Pedrotti, avendo altre simpatie politiche. Quella che segue è una nota di risposta, che mi piace condividere con chi abbia la pazienza di leggerla fino in fondo...

I miei genitori sono entrambi di Claut e io sono nato a Torino. Vivo a Cordenons da 40 anni e pertanto non sono un autoctono, non sono folpo da 7 generazioni, ma la cosa non riesce a farmi ritenere di essere una sorta di minus habens... Da 'foresto' ho sempre comunque preteso (con la determinazione che... chi mi conosce lo sa) il rispetto delle regole da parte di tutti, specie le numerose Pubbliche Amministrazioni, troppo spesso renitenti alla chiamata dei rispettivi amministrati e dure d'orecchio quando si tratta di dare risposte. Se a proposito di Pedrotti, neosindaco di Pordenone, vogliamo parlare di 'propaggine' di Bolzonello, be', a me francamente la cosa non dispiace. Agli amici trevisani è andata peggio: è da un po' che si debbono sorbire la 'propaggine' di un passato primo cittadino che ha poco da invidiare, quanto a verve comica, ai ben più noti colleghi di partito, Borghezio e Calderoli. Se Pedrotti sarà la 'controfigura' di Bolzonello (cosa che, permettimi, Glorianna, mi vien difficile da credere) a me non dispiacerebbe, visti i precedenti.

Relativamente ai misteriosi motivi per cui tanti pordenonesi hanno prima scelto Sergio Bolzonello e poi Claudio Pedrotti per capitanare l'amministrazione cittadina, io che pordenonese non sono ho evidentemente poca voce in capitolo per discettare sull'argomento. Mi limito a ricordare lo scempio culturale operato dalla giunta Pasini, quando, ad esempio, si minacciava lo sgombero coatto dei locali dell'ex-CERIT allegando pretese esigenze di tutela della salute pubblica (le lastre di eternit che coprivano l'immobile, così come accadeva, all'epoca, per le pensiline che riparavano i numerosi pendolari in attesa presso i binari della locale stazione ferroviaria, che al premuroso sindaco non era venuto in mente di transennare a tutela della medesima pubblica salubrità...). Ricordo il penoso trasloco delle Giornate del Cinema muto a Sacile, per via dei lavori al cinema Verdi, ricordo lo sfratto dell'Arlecchino errante (che ogni anno porta in città qualche turista dal resto del mondo, ad esempio). Ricordo, in generale, la cappa plumbea che gravava all'epoca sulla città e lo squarcio di sereno che, da cordenonese, ho intravisto all'arrivo di Sergio Bolzonello. Certo, che ci siano dei problemi non risolti in via S. Giuliano può non essere piacevole per chi ci deve ogni giorno convivere, ma io mi riferisco alla situazione generale della città, cosa di cui precipuamente un sindaco si deve occupare. Se è per questo, anch'io sto ancora aspettando che vengano mantenuti gli impegni presi (con sussiego) dall'allora sindaco Del Pup per via Vittorio Veneto, a Cordenons...

I cittadini sovrani, anche quelli di Pordenone, forse si sono indignati per quel ministro della Repubblica che ora ha giurato sulla Costituzione, ma qualche anno fa consigliava di buttare al cesso il Tricolore. I cittadini sovrani forse non hanno visto di buon occhio il comportamento del vicino sindaco di Fanna, che lungi dal dare ascolto ai propri amministrati che manifestavano somma preoccupazione per quella faccenduola del CDR (che ora gli han pure cambiato il nome, così, tanto per la solita questione della trasparenza), rimaneva trincerato nel suo ostinato mutismo. I cittadini sovrani, probabilmente, apprendono con disappunto del rinvio a giudizio dell'onorevole Ballaman per via di quella questioncina dell'uso personale delle auto di servizio. I cittadini sovrani certamente avranno alzato almeno un sopracciglio alla notizia che Aldo Brancher, quello che stava per essere nominato ministro diosolosadiché, un ministero nuovo nuovo, creato ad hoc proprio per lui... ops... per evidenti motivi di necessità e urgenza, è stato condannato in appello per appropriazione indebita e ricettazione. Ecco, io questi cittadini sovrani li capisco. E anche se a Cordenons hanno votato per la parte politica di riferimento di questi signori più sopra elencati, non li biasimo.

Accolgo democraticamente l'esito delle urne e mi metto in osservazione.

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