(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 31 luglio 2011

Errare humanum

Però perseverare è diabolico. In questo caso l'errore del giovane presidente della Provincia di Pordenone non consiste evidentemente nell'essersi lasciato sfuggire delle affermazioni che nell'ambiente si definirebbero inopportune, ma nell'essere del tutto convinto delle proprie posizioni. Ma andiamo con ordine. Nel corso della convention del PDL recentemente svoltasi a Pordenone Ciriani avrebbe affermato, secondo quanto riportano i quotidiani: «Dobbiamo tessere una relazione costante con le associazioni e le categorie: perché è ora di finirla di finanziare le parrocchie che poi votano a sinistra o essere sensibili al mondo dell’impresa quando il ghota delle categorie poi vota dall’altra parte. I soldi non li chiedano al centro destra».

venerdì 29 luglio 2011

Ritorno a Folkest


Sotto un cielo trapunto di … cumulonembi neri e minacciosi sono tornato infine alle serate conclusive di Folkest. I bei tempi in cui riuscivo a seguire anche buona parte dei numerosi concerti che si svolgono durante il mese di luglio sono ormai lontani. Anche quest'anno mi sarei accontentato, appunto, dell'ultimo week-end di festa a Spilimbergo, sempre prodigo di emozionanti sorprese. Non immaginavo però che il fine settimana sarebbe iniziato di giovedì.

lunedì 18 luglio 2011

La bacheca di sughero


A casa mia, dietro la porta che dà in cucina c'è da sempre una bacheca in sughero, che accoglie innumerevoli fogli e ritagli di giornale. Il posto d'onore sulla bacheca spetta al calendario di Cinemazero. Stretto e lungo, con la programmazione mensile dei film, per me fa proprio le veci di un calendario, tanto che ci annoto sopra appuntamenti ed impegni. E buona parte dei pieghevoli che tappezzano la bacheca provengono proprio da Cinemazero. All'ingresso del cinema si trovano locandine che annunciano serate teatrali, concerti, conferenze, corsi di yoga e rassegne corali.

domenica 17 luglio 2011

A cena con gli uomini blu

No, non sono stato invitato a casa di Gargamella, si tranquillizzino i miei venticinque lettori. I Puffi non c'entrano. A Pordenone c'è una delle più numerose comunità Tuareg d'Europa, 40 persone ben integrate e con una gran voglia di far conoscere la propria cultura e le proprie tradizioni. Anni fa ricordo di avere visto una bella mostra a Palazzo Colossis, a Meduno, organizzata dall'associazione che questi fascinosi immigrati hanno da tempo costituito. Ricordo anche di avere scoperto su Wikipedia, l'anno scorso, quando stimolato dall'indovinello di Alcuino di York sull'aratura dei campi cercavo notizia sulle scritture bustrofediche, che la scrittura Tuareg è l'unica “omnidirezionale”: si può scrivere da destra a sinistra o viceversa e dall'altro verso il basso o viceversa.

sabato 9 luglio 2011

La sagra dai puls

Ero piccino quando andai ad Arzene la prima volta. Nel 1977 suonavo nella fisorchestra-spettacolo “Lo studente passa” del maestro Gino Sartor, di Azzano X. Una ventina di fisarmoniche, batteria, basso, chitarra elettrica, la tromba che suonava il silenzio fuori ordinanza, il clarino, Gianni, il cantante, a metà fra Julio Iglesias e Christian, con la cofana di ricci in testa. Nei fine settimana della stagione estiva le nostre famiglie erano precettate e ci si muoveva ognuno con la propria auto, i piccoli a suonare, i grandi a far festa. Quella volta che ci suggerirono di seguire il canarino di D'Artagnan, nessuno di noi intese che “il canarino” era un furgone giallo e “D'Artagnan” l'omone dai baffi sottili che lo guidava. Così, a un certo punto si perse la strada e arrivammo in ritardo sul palco.

giovedì 7 luglio 2011

Cronaca avventurosa di un prelievo del sangue

Quando la scienza medica si sente sub iudice scatena le proprie divisioni... lessicali. Così, una banale infiammazione alla gola diventa una flogosi, al solo scopo di indurre l’atterrito interlocutore, pervicacemente restio ad assumere qualsivoglia medicinale di sintesi, ad accettare senza riserve la prescrizione degli antibiotici del caso. Poi uno va su Google e vanifica nel giro di qualche millisecondo la potenza delle ormai arrugginite bocche da fuoco delle truppe sanitarie. «Vai al Civile, che fai prima». Il mio medico rassi-curante così disse, con fare bonario, nel consegnarmi la richiesta per i soliti esami del sangue. Ligio e obbediente, verso le 7 scendo nei sotterranei dell’ospedale civile di Pordenone per sottopormi al prelievo.