e le note vengono aggiornate di quando in quando)
domenica 22 aprile 2012
Giornalismo partecipativo a Cordenons
Di giornalismo partecipativo si è parlato a Perugia nel corso della passata edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. Lo sviluppo di questo fenomeno è legato alla diffusione di telefoni cellulari sempre più onniscenti, capaci di scattare foto e realizzare filmati pronti per essere condivisi sui social network. Siti come youreporter sono il risultato della straordinaria partecipazione dei tanti che contribuiscono quotidianamente a documentare episodi di ogni genere. Cercando “consiglio comunale” su youtube si trovano centinaia di microfilmati che, da Rovereto a Matera, riprendono gaffes, liti, e talvolta perfino l'intera riunione. Stando alle cronache (cfr. Messaggero Veneto del 24 marzo), a Cordenons durante una recente seduta del consiglio comunale si sarebbe impedito l'uso della videocamera a una signora del pubblico, allegando la necessità di predisporre un apposito regolamento. Il successivo 5 di aprile è infine comparso in aula il provvidenziale modulino, necessario per ottenere il placet alle riprese. Sottoscrivendo lo stampato l'aspirante videomaker “si impegna al rispetto delle disposizioni del Codice Privacy e si assume piena responsabilità civile e penale ...” La dichiarazione, per la forma grafica e per la sua ridondanza tende ad assomigliare a un monito. Sembra quasi che il Comune ambisca a un ruolo di supplenza, di cui tuttavia si stenta a riconoscere la necessità: la privacy di ciascun consigliere, al pari di ogni cittadino, è ampiamente tutelata dalle norme in vigore. E per veder riconosciuti i propri diritti nel caso di infrazioni, gli strumenti giurisdizionali non mancano. In tempi che vedono aumentare ogni giorno di più la distanza fra elettori e politici, frapporre ostacoli al desiderio di partecipazione che pochi volenterosi ancora esprimono (e che peraltro comprende il legittimo esercizio del diritto di controllo delle attività istituzionali) non pare il modo migliore per recuperare alla politica quella fiducia e credibilità che essa sta rovinosamente perdendo, quanto, piuttosto, una riedizione dell'antico rapporto fra sotàns e sorestànts.
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