(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

lunedì 30 aprile 2012

Perugia IJF12 (4)

Venerdì, 27 aprile – Terzo giorno


Per ascoltare Stefano Rodotà, al teatro del Pavone è stata necessaria un'attesa di mezz'ora, sotto il sole che finalmente è arrivato a riscaldare queste giornate di fine aprile. Quelle piazze che la televisione ha svuotato, i social network oggi contribuiscono a riempire nuovamente. Il riferimento è a piazza Tahrir, di cui tanto si parla anche qui al Festival, ma anche ai comizi elettorali del 1948, che portavano nella piazza della stazione di Cosenza oratori capaci di affascinare un Rodotà allora giovanissimo. Per circa tre quarti d'ora il professore tiene inchiodata una platea traboccante (i giovanissimi sono ancora in buona maggioranza), insistendo sul rilievo che l'accesso alla Rete assume nel caratterizzare strutturalmente il diritto di cittadinanza nelle moderne democrazie. Non per niente è stato proprio il noto giurista a promuovere mesi fa l'idea di conferire garanzia e dignità costituzionale al diritto di accesso a internet. Il professore ci ricorda che proprio la Rete e i social network posseggono gli anticorpi capaci di neutralizzare gli effetti di una distorta applicazione alla politica delle tecniche pubblicitarie, riferendosi a una pratica di cui abbiamo avuto infelice esperienza proprio nell'ultimo ventennio.

Nella sala del conservatorio oggi è comparsa anche un'arpa. E il pianoforte a coda Steinway & Sons che ieri stava relegato in un angolo e coperto da una plastificata gualdrappa nera oggi si rivela al pubblico in tutto il suo fulgore. Un sapiente gioco di luci colorate esalta l'imponenza dell'organo a canne che occupa per intero la parete di fondo. Eh, sì. Questa tavola rotonda sarà trasmessa in diretta da SKY e per l'occasione anche gli scenografi han fatto la loro parte. In cambio di uno dei miei indirizzi mail ottengo una 'cartella stampa' che contiene l'ultimo quaderno speciale di Limes, la rivista di geopolitica. Quando Lucio Caracciolo venne a Oderzo per presentarne il primo numero c'ero anch'io ad ascoltarlo. Tra i relatori era presente un generale degli alpini, Carlo Jean, e si parlava della guerra nella ex Jugoslavia. Il tema di oggi è economico, presente l'ex ministro Giulio Tremonti, un commissario europeo, lo stesso Caracciolo e un giornalista del Corriere. E si riparla dei mutui sub-prime, contratti derivati, e di come si sia sostituita la rendita manifatturiera con la rendita finanziaria e dell'opportunità di separare le banche commerciali dalle banche d'affari... Ma non era già così quando io andavo ancora a scuola? Corsi e ricorsi storici...

Nessun commento:

Posta un commento

se sei un utente anonimo, ricorda di aggiungere in calce il tuo nome ;-)