(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 28 luglio 2012

Il trenino della Valcellina

Duecentoquarantamila euro per un mini locomotore a gasolio e due vagoncini che portano 28 passeggeri. Il trenino turistico acquistato dalla Comunità montana del Friuli Occidentale costa quanto due Maserati. A leggere il prezzo vien da chiedersi se ha anche gli interni vestiti da Poltrona Frau. Qualche mese fa il consulente che ha curato lo studio dei colori da applicare alle pareti esterne del municipio ha presentato al comune di Cordenons un conto da 12 mila euro. In entrambi i casi non mettiamo in discussione la legittimità e la correttezza delle procedure seguite. Il trenino della ditta di Castelfranco Veneto scorrazza anche nei giardini della Venaria Reale e, malgrado le differenze climatiche e di bacino d’utenza, in astratto e con notevole sforzo di fantasia, non può escludersi che il suo impiego in Valcellina contribuisca alla promozione turistica del territorio. Così come può considerarsi imprudente affidare a un imbianchino qualsiasi la tinteggiatura del municipio senza il preventivo parere di un esperto in materia. Quello che risulta del tutto incomprensibile a qualunque buon padre di famiglia e a ciascun imprenditore avveduto è l’assenza di una valutazione di congruità nelle spese degli enti pubblici. Soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. Malgrado gli appalti e i massimi ribassi, è evidente che c’è ancora qualcosa che non funziona nei meccanismi di gestione della spesa. Se in una gara si presenta un unico concorrente, di quale competizione vogliamo parlare? Quale imprenditore deciderebbe dei propri investimenti senza confrontare una pluralità di opzioni? Come si può, in tutta coscienza, a considerare congrui questi prezzi? L’idea che le scelte politiche vadano attuate “a qualunque costo”, purché si rispettino le norme e i vincoli procedurali, non può essere condivisa e non sottrae alle censure dei cittadini a cui si continua a chiedere di tirare la cinghia. Pantalone potrebbe già essersi stufato di saldare i conti.

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