(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

mercoledì 24 ottobre 2012

Pericoli e palestre

Se il Friuli è un paese di primule e caserme, Cordenons pare avviato a diventare un comune di pericoli e palestre. I cittadini cordenonesi farebbero bene a tener d’occhio i tetti dei loro edifici, perché è da lì che negli ultimi tempi arrivano i pericoli. Mentre la vecchia latteria, premurosamente transennata, resiste ai crolli malgrado il peso degli anni, la vicina scuola elementare ha ceduto ai propri acciacchi, lasciando indenni i suoi piccoli frequentatori soltanto perché il caso ha voluto che il tetto si schiantasse nottetempo, ad aule deserte. A pochi metri dalla Piazza un’incauta grigliata serale, improvvisata sul terrazzo di casa, ha mandato a fuoco la copertura condominiale, mentre in via Montello le transenne proteggono tutt’ora i passanti dalla caduta di calcinacci in arrivo dai soprastanti cornicioni. Sul versante ginnico, la precedente amministrazione aveva iniziato nell'area del Centro Culturale la costruzione di un edificio da adibire a palestra, ma l’attuale esecutivo non lo ritiene adeguato all'uso e vuol destinare gli spazi a sedi per le associazioni. Fra i numerosi argomenti nell'agenda del consiglio comunale compare un ordine del giorno che propone lo svincolo dei quattrini già destinati a realizzare una palestra nell'area del Cotonificio Cantoni. C’è poi la questione della progettato impianto di Villa d’Arco, il cui finanziamento dovrebbe autosostenersi grazie alla generosità dei contributi per il fotovoltaico. L’importo di spesa preventivato per l’intervento è stato deliberato in 1,3 milioni di euro, ma quando si passa alle procedure per affidare l’appalto la somma si riduce a 999.960, tanto che nei più maliziosi si può “generare il sospetto che tale cifra sia stata adottata per eludere le norme previste per gli appalti superiori al milione” (leggiamo in un ordine del giorno recentemente discusso in aula, che invoca la revoca della procedura in autotutela). Ancora una volta grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente.

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