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A Giannino Cadin questo mio "pezzullo" forse non sarebbe dispiaciuto. Non tanto per la forma (il mio è soltanto un pallido tentativo d'imitazione), ma almeno per il contenuto. Originariamente, il testo fungeva da introduzione a un dossier in cui si esponevano i pregi della lentezza e le conseguenze dell'andar di corsa. Risale all'A.D. MM (duemila, tondo, tondo), epoca in cui realizzai il mio primo sito web. L'episodio che vi viene descritto, invece, si svolse nel 1988. Il titolo fa riferimento alla celebre rubrica che Umberto Eco tiene da decenni su un noto settimanale, fonte per me di ispirazione e ammaestramento, oltre che di godibilissimo sollazzo.