(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 17 agosto 2013

Il Bàchero di Spilumberc

“Viaggio in Friuli, tra i vini e gli uomini” (Treviso, 2004) è una raccolta di pezzi scritti da Amedeo Giacomini per la rivista “Il Vino” sul finire degli anni Settanta, la cui lettura mi ha riservato l'emozione di riscoprire un mondo perduto e un autore dalla scrittura fascinosa. Da questo prezioso repertorio di notizie vi propongo un estratto:
(…) I ”bàccari” capitarono qui da noi sul finire del secolo XIX quando fummo messi all'asciutto dalla fillossera e dalla peronospora. Come potevano le gole arse dei friuloti restare senza vino? Poiché il nome Friuli è sì grande “che per terra, per mare e per lo inferno si spande” non dovette tardare la notizia dell'infame 'siccità' a giungere fino in Puglia. Là il vino abbondava come la miseria e i bravi terrigeni si mossero... Vennero da Bisceglie, i più da Trani, da Bitonto, da Sava, da Squinzano...

giovedì 15 agosto 2013

Giannino Anthology

Non ricordo quando fu, ma è passato ormai un po' di tempo da che assistetti alla presentazione di una raccolta, una ristampa anastatica dei pezzi che Giannino Cadin aveva prodotto nel corso degli anni per il notiziario di Cinemazero. Scoprii così finalmente chi era quel curioso vecchietto col cappellino da pescatore calcato sul capo e la borsa a tracolla che s'incontrava spesso nei locali del cinema. Lo spazio che il notiziario teneva a sua disposizione s'intitolava “Pong Ping”, e già da qui s'intuisce la vena ironica del personaggio. Oltre al post già pubblicato nel Taccuino, con questa breve antologia s'intende dare un'idea all'ignaro lettore della genialità eretica che caratterizza la sua scrittura.
(…) Così dico di quando mi si mandava dalla sarta, col fagotto dello scampolo e delle fodere, per la misura dei pantaloni: un paio l'anno;

martedì 13 agosto 2013

Tempo di bilanci

La famosa palestra autoreggente di Villa d'Arco ancora non è terminata che già comincia a zoppicare. Stando a quanto leggiamo sulla stampa (Messaggero Veneto del 9/8/2013) sembra che i calcoli dei cementi armati siano sbagliati e che nel redigere l'originario preventivo di spesa non si siano considerati i costi necessari a realizzare pavimentazione, riscaldamento e cappotto isolante. Spesucce. Che fanno lievitare il conto a 1,6 mln. Ancora nebbia fitta sulla questione incentivi: se il manufatto godrà dei benefici relativi al IV o V conto energia non è dato sapere (e son altri 400 mila euro che ballano, così da fare conto tondo). Nella seduta consiliare del 10 agosto si è provveduto alla nomina dei componenti la Commissione Speciale chiamata a ragguagliarci sullo stato delle cose. Dopo le ferie avremo forse un quadro meno sfumato della situazione.

sabato 10 agosto 2013

Ma cos'è questa crisi?

L'Italia è il Paese che amo. Ciò non toglie che di fronte alle sue innumerevoli contraddizioni mi risulta sempre più difficile trattenere quanto meno un moto di stizza. Qualche giorno fa ho letto uno dei reportage estivi di Paolo Rumiz sulla Grande Guerra, in cui viene ricordato il 97° Reggimento (dell'esercito austroungarico), formato da triestini, istriani e dalmati allora sudditi dell'aquila bicipite, che si trovarono loro malgrado a combattere contro i nostri soldati. Storia scomoda, imbarazzante e perciò presto dimenticata. Un altro episodio a lungo rimosso dagli Stati Maggiori fu la battaglia di Ragogna. Siamo ancora all'epoca della Grande Guerra, quando le truppe imperial-regie sfondarono il fronte a Caporetto. Era novembre, e il Tagliamento in piena aveva spazzato le precarie passerelle che garantivano i collegamenti tra le due sponde. Il ponte di Dignano ancora non esisteva e fino a Latisana l'unico attraversamento ancora agibile era nei pressi di Pinzano.

mercoledì 7 agosto 2013

Viaggi, villotte e vini

Olìn bevi, tornâ a bevi di chel vin ch'al è tant bon... E' l'incipit di una fra le villotte più popolari in Friuli, i cui versi evocano un leggendario vin di Latisane. La sentivo cantare da bambino, la suonavo in fisorchestra, con “Lo studente passa”. Nei moderni templi del consumismo, super e iper mercati dalla presenza sempre più invadente, l'astuzia scientifica degli uomini di marketing fa accumulare ogni genere di merce allo scopo di sollecitare inconsciamente all'acquisto dei prodotti più inutili e meno durevoli. A fini di autodifesa, prima di varcarne la soglia mi premunisco perciò ogni volta di un breve elenco delle cose da prendere che mi faccia da calmiere. Di tanto in tanto, arrivato allo scaffale dei vini, mi trattengo a lungo scrutando etichette, controllando annate e provenienze, fino a quando arriva l'ispirazione che guida la mia scelta.

venerdì 2 agosto 2013

30 e 31 luglio 2013

Odio gli indifferenti. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Perciò odio gli indifferenti.

(A. Gramsci, La città futura, numero unico, 11 febbraio 1917)
Ho preso l'abitudine da alcuni mesi di riassumere a modo mio e commentare lo svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale di Cordenons. Le mie noterelle eran fin qui sobriamente rubricate “Cronache consiliari”, pur avendo poco o punto da spartire col sudore del cronista. Ma siccome ormai mi sono affezionato al sostantivo, tento di rimediare sostituendone la qualifica.