(dove, ancora una volta, si tirano le somme...)
Per carità del web.
Nel corso della prima serata, su sollecitazione di Laura Sartori, si è anche discusso se e come includere maggiori informazioni ambientali ad uso dei cittadini nel sito istituzionale del Comune. Fra chi conferma che è ormai scientificamente dimostrata la correlazione fra un ambiente malsano e l'insorgenza di patologie croniche sempre più gravi (Segalla) e chi risponde che qualcosa sul sito c'è già (Bottecchia), non fa mancare il suo fondamentale contributo alla discussione la consigliera Zancai, del Pdl, chiosando che l'intervento poteva essere fatto anche quattro anni fa, quando governava il centro sinistra. In tutto questo scambio di cortesie nessuno tuttavia pare essersi accorto che un approfondito lavoro sull'argomento risulta già essere stato fatto ed è disponibile online grazie al fondamentale contributo di alcuni intraprendenti concittadini. Dato che il nostro Paese risulta sostanzialmente fondato sul … volontariato, succede spesso che i singoli precedano nell'azione le istituzioni, riuscendo perfino a ottenere risultati migliori. All'indirizzo www.difesambientale.org “i Comitati, le Reti, i Movimenti, le Associazioni e i singoli cittadini che si riconoscono nelle istanze della salvaguardia ecologica dei territori dove abitano e vivono” hanno già realizzato una mappatura delle criticità ambientali che interessano un'ampia area a noi vicina (Friuli Venezia Giulia e Portogruarese), con dettagliate schede informative.
L'invito del consigliere Lincetto a mettere in ordine, piuttosto, quanto già presente sul sito del Comune porge il destro per affrontare il tema della comunicazione. Il guazzabuglio di informazioni seminate a spaglio sulle pagine del sito web comunale mette a dura prova qualunque ricerca. L'internauta che malauguratamente vi si avventurasse non solo dovrebbe armarsi di pazienza e intuizione: senza una buona dose del provvidenziale fattore “C” nemmeno un rabdomante riuscirebbe a districarsi in quel labirinto. Che in Comune non vi siano le professionalità capaci di gestire i contenuti online è comprensibile. Ma se il servizio viene esternalizzato, occorre destinarvi risorse adeguate e pretendere risultati soddisfacenti. Così com'è, il sito risponde semplicemente a una formalità: l'obbligo per l'ente di essere presente online.
Nei confronti della trasparenza non è un mistero che l'attuale Amministrazione soffra di una certa allergia. Il comune di Castelfidardo (AN) conta più o meno ventimila abitanti. A essere precisi, il più recente numero del loro notiziario riporta il seguente dato: 19.243. E' quindi una città paragonabile per dimensioni a Cordenons. Mensilmente, quell'Amministrazione distribuisce ai propri cittadini un agile bollettino in formato tabloid: quattro pagine a colori non graffettate che consentono di mantenere un filo diretto con la popolazione. L'amministrazione Ongaro invece ha rinunciato ormai da tempo al notiziario che eravamo abituati a ricevere a casa. Se a ogni cambio di maggioranza si butta via tutto quel che han fatto i predecessori, a rimetterci per primi sono i cittadini.
La damnatio memoriae ha fatto il suo tempo...
Aut Caesar, aut nihil.
Anche un singolo intervento del nostro assessore allo sport vale da solo a compensare il tedio delle più insopportabili sedute consiliari. Nello sparuto gruppo di presenzialisti iniziava ormai a diffondersi lo sconforto più cupo: era già da tempo che lo spumeggiante professionista non ci deliziava con le sue performance. In occasione del duplice incontro serale organizzato per sfoltire l'elenco di interpellanze e interrogazioni (alcune estinte per remissione da parte del prolifico centro destra, quello che vota contro) le attese però non sono andate deluse. Tema: la scuola regionale di canoa. Impresa annunciata sull'onda dell'entusiasmo suscitato dalla vittoria olimpionica di Daniele Molmenti e rimasta nella lista delle buone intenzioni. Tenuto conto di quelli sempre pronti a remar contro, col patto di stabilità caduto come una mannaia a tranciare ogni ambizione, e con tutto quel che può succedere nella vita, è stata una fortuna non aver fatto nulla, ci informa l'assessore: non mi sono fatto male e non ho fatto male ai cittadini. La pregnanza semantica del gesto, quando questo viene descritto, foss’anche dal miglior talento letterario, finisce per diluirsi, perde efficacia, si smorza. Riprendere le sedute consiliari con una videocamera verrebbe in questo senso in soccorso, a beneficio di chi non partecipa. E nel caso del nostro Palmirocangini ne varrebbe davvero la pena. Perché quando mi trovo su un palco di fronte a 5 mila persone, ci spiega l’assessore, e il solito gufo tra il pubblico mi fa il gesto di pinocchio (e qui si porta la mano al naso mimandone l’allungamento) io mica gli posso rispondere così: (e rapidamente entrambe le mani finiscono di taglio all’altezza dell’inguine…)!
Per quanto riguarda poi la tappa del Giro d’Italia, su cui quelli della sinistra insistono a voler fare le pulci, che non si capisce se i costi effettivi siano stati 40 o 60 mila, all’assessore i conti tornano: 20 mila + IVA (che poi questa si recupera, e quindi non la consideriamo). Costa come una Traviata, che si ripete ogni anno all’Aldo Moro ed è sempre quella! Il Giro, invece, non capiterà mai più, anche perché con tutti i problemi che ho dovuto affrontare per poi ricevere soltanto critiche… Potevate farlo voi, se eravate capaci! Neanche il Giro di Murlis… Interviene allora quel pignolo del consigliere Venerus, a ricordare all’assessore che per il comune l’IVA non è detraibile e quindi non si recupera. Uff…
(continua...)
Peccato! Ero assente e mi sono perso Platinette alias "Chioma dorata"
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