(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 30 novembre 2013

Regole, regolamenti e capricci

Grande è l'insofferenza che da ogni angolo della Penisola si manifesta nei confronti dei vincoli posti dal patto di stabilità, che limita l'impiego di risorse pur rientranti nelle disponibilità dei comuni. Ovvero: anche se i quattrini ce li avete, spese nuove non se ne fanno: semmai, pensate prima a ridurre i debiti. L'ammonimento del governo centrale, a dire il vero, somiglia molto a quanto ogni buon padre di famiglia farebbe per mantenere in equilibrio la gestione finanziaria di casa propria. Il bilancio previsionale della nostra Città chiude l'anno in corso con un considerevole avanzo di gestione (superiore al milione di euro). Proprio in virtù dei richiamati vincoli si è deciso allora di utilizzare una parte di questo surplus per estinguere in anticipo un congruo numero di mutui accesi negli anni passati (si parla di circa 600 mila euro).

mercoledì 27 novembre 2013

Un bilancio... elettrizzante!

Mentre su Cordenons calano le prime ombre della sera, i lampioni si mantengono ostinatamente indifferenti, causa spending review (cfr. Messaggero Veneto del 24/11/2013). Nella seduta del 26 novembre, fra gli altri argomenti si è discusso degli assestamenti al bilancio di previsione 2013. In una qualsiasi azienda privata che voglia rimanere sul mercato, a maggior ragione in tempi di burrasca come quelli che stiamo vivendo, è indispensabile un puntuale e costante monitoraggio di costi e ricavi, tanto che vengono predisposte delle chiusure mensili al fine di comprendere il trend e riuscire a prendere con tempestività le più adeguate decisioni. Evidentemente, per gli enti pubblici territoriali le cose funzionano in maniera diversa.

venerdì 22 novembre 2013

Fumetti

Tutto ebbe inizio con “L'uomo ombra”. Poteva essere la metà degli anni '70 (e ormai diventa necessario precisare “del secolo scorso”, facendo affiorare in questo modo una patina di antica cianfrusaglia). Mia madre acquistò all'edicola dell'ospedale il numero 40 degli albi del Comandante Mark, dando la stura a un'epopea di collezionismo, baratti e compravendite che si sarebbe protratta negli anni a seguire. Fino a quel momento le mie letture a fumetti erano rimaste confinate a quanto di più adeguato a un fanciullo inconsapevole: Topolino, in prevalenza. Divorai quelle pagine avidamente, facendo conoscenza con Betty, Gufo Triste e Mister Bluff (pronunciato con la “u”, dato che all'epoca l'inglese mi era del tutto sconosciuto). Senza dimenticare Flok, il ringhioso sacco di pulci (come affettuosamente veniva definito da Gufo Triste), un buffo cagnetto di origini incerte, tutto pelle e ossa, inguaribilmente affamato. Fin dall'inizio non mi fu ben chiaro il motivo per cui dei militari dell'esercito inglese, con quei loro curiosi copricapi, si trovassero in Ontario,

martedì 12 novembre 2013

Il paese degli allocchi

Leggo sul Messaggero Veneto il contributo di Luigi Campello sulla crisi del manifatturiero, che sollecita qualche riflessione. L'idea che un più intenso sviluppo di turismo e agroalimentare sia una delle strade da percorrere come alternativa a una produzione industriale non più competitiva mi trova del tutto d'accordo. Non saremo forse in grado di assorbire tutti i lavoratori impiegati in un settore ormai agonizzante e, di sicuro, i tempi per la riconversione non sono conciliabili con l’urgenza delle crisi diventate oggi di drammatica evidenza. Questi non paiono però motivi sufficienti per negare adeguate risorse e migliore attenzione alle possibili risposte.

domenica 10 novembre 2013

Due volte genitori

L'edizione 2011 del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è quella che ricordo con maggiore gratitudine, per la ricchezza di contenuti, emozioni e suggestioni raccolte. Uno dei primi temi affrontati nel corso della rassegna fu la manipolazione della verità attraverso le immagini. Quando assistiamo alla proiezione di un film, anche se tratta di fatti storici o vicende realmente accadute, siamo tutti abbastanza consapevoli che si tratta di finzione. Di fronte a un documentario, un reportage, o un servizio giornalistico, viceversa, propendiamo istintivamente a considerare le immagini una rappresentazione oggettiva della realtà; ci paiono, insomma, più vere. Ricordo una grafica con due vignette stilizzate in bianco e nero che sintetizza con sorprendente efficacia la fragilità delle nostre certezze. Nel primo quadro è ritratto lo schermo di un televisore

lunedì 4 novembre 2013

Banche & banchieri

Quel che segue è il resoconto stenografico integrale della risposta data in aula dal Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, all'on. Titti di Salvo, interrogante assieme ad altri parlamentari. Oggetto dell'interrogazione dellìOn. Di Salvo è la disdetta unilaterale del Contratto Collettivo Nazionale del Credito per iniziativa dell'Associazione Banche Italiane, mossa che ha ottenuto come primo risultato un compattamento delle diverse sigle sindacali rappresentanti la categoria, sfociato nello sciopero nazionale del 31 ottobre scorso.

(Iniziative di competenza in relazione al ruolo degli istituti di credito nell’ambito della crisi economico-finanziaria, anche alla luce della recente disdetta da parte dell’ABI del contratto nazionale di lavoro e del fondo di solidarietà per il personale del settore – n. 3-00409)

PRESIDENTE. La deputata Di Salvo ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00409, concernente iniziative di competenza in relazione al ruolo degli istituti di credito nell’ambito della crisi economico- finanziaria,

venerdì 1 novembre 2013

In autunno, un bel giorno, in Castello

Valentino faceva il carabiniere. Ha la mia età e dice che prestava servizio in Sardegna. Poi dev'essere successo qualcosa di terribile, perché accenna soltanto al coma, all'ospedale e a un sacco di altri guai. Ora guida i turisti in visita al museo diocesano di Udine e illustra con competenza le opere che arricchiscono le sale del palazzo patriarcale. Mi raggiunge in compagnia di una giovane insegnante di Stoccarda mentre sto seduto nella Galleria degli ospiti a leggere la guida del museo. Accertato che sono italiano e dimostro interesse nella sua esposizione, Valentino si lascia ben presto coinvolgere in un contraddittorio a cui la giovane insegnante germanica assiste curiosa. Arrivo al palazzo esattamente alle dieci di mattina, complimentandomi per la puntualità dei custodi, già operativi.