Un bilancio... elettrizzante!

Mentre su Cordenons calano le prime ombre della sera, i lampioni si mantengono ostinatamente indifferenti, causa spending review (cfr. Messaggero Veneto del 24/11/2013). Nella seduta del 26 novembre, fra gli altri argomenti si è discusso degli assestamenti al bilancio di previsione 2013. In una qualsiasi azienda privata che voglia rimanere sul mercato, a maggior ragione in tempi di burrasca come quelli che stiamo vivendo, è indispensabile un puntuale e costante monitoraggio di costi e ricavi, tanto che vengono predisposte delle chiusure mensili al fine di comprendere il trend e riuscire a prendere con tempestività le più adeguate decisioni. Evidentemente, per gli enti pubblici territoriali le cose funzionano in maniera diversa. Dopo avere approvato nell'estate scorsa il bilancio di previsione relativo all'anno ormai prossimo a concludersi, nel giro di poche settimane l'Amministrazione cordenonese ha posto mano a qualche "sistemazione". Fra gli innumerevoli capitoli di spesa che hanno subito aggiustamenti, in più o in meno, vale forse la pena di soffermarsi sui maggiori esborsi previsti per pagare le bollette dell'ENEL. A questo proposito, chi volesse deliziarsi in un'artigianale attività di riclassificazione del bilancio comunale, scoprirebbe che la spesa totale per energia elettrica, ottenuta sommando tutti i capitoli pertinenti, ammonta a 650 mila euro. Non pare irrilevante suddividere la spesa fra i diversi utilizzi, evidenziando che le bollette afferenti a palazzetti dello sport, palestre e campi di calcio assommano a 60 mila euro, circa il 10% della spesa totale. Per illuminare la sede della protezione civile si spendono 1.500 euro. Per l'asilo nido 9 mila. Per la scuola media l'importo della bolletta annua si attesta sui 22 mila euro.

Nel cortile retrostante all'istituto scolastico di via Mazzini ormai da una quindicina di anni opera il Centro Estate Viva. Durante la stagione estiva, al calar delle tenebre i campi di gioco esterni vengono illuminati a giorno. Anche a motivo di garantire la sicurezza della struttura, venne a suo tempo spiegato al curioso impertinente. L'illuminazione dovrebbe infatti svolgere una funzione dissuasiva nei confronti di potenziali malintenzionati. E' innegabile che la spesa per l'illuminazione pubblica rappresenta da sola il 60% della bolletta elettrica comunale. Dovendo scegliere se ridurre l'illuminazione notturna delle strade cittadine o rinunciare a qualche partita notturna di calcetto, tuttavia, personalmente non avrei grandi perplessità. Ma è chiaro che si tratta di scelte politiche, rimesse alla discrezionalità del governante di turno.

C'è da dire che, nelle strategie dell'attuale governo cittadino, la realizzazione della palestra autoreggente di Villa d'Arco dovrebbe venire, se non a risolvere, quantomeno ad alleggerire, la pressione finanziaria connessa ai consumi energetici. Ma anche su questo versante qualche perplessità pare più che giustificata. In coda alla seduta consiliare di martedì si è trovato il tempo per discutere di 3 fra interrogazioni e ordini del giorno dell'opposizione riguardanti l'ormai improbabile realizzazione del manufatto. Al solito, a fronte di domande puntuali, formulate per conoscere, l'Amministrazione si rivolge agli Uffici per ottenere assistenza e fornisce agli interroganti risposte evasive. Dalla viva voce del Signosindaco abbiamo appreso che: NON si è ancora svolto l'incontro con le associazioni sportive per concordare la tipologia di pavimento da collocare nell'impianto sportivo; NON si è ancora ricevuta una risposta definitiva dal GSE in merito agli incentivi riconosciuti (quarto o quinto conto energia); NON si prevede la riapertura entro l'anno del cantiere (da tempo i lavori sono sospesi). "Credo che ogni Pubblica Amministrazione debba essere una casa di vetro", così scrivevo nella pubblicità elettorale con cui presentavo la mia candidatura al Consiglio comunale in occasione delle ultime elezioni amministrative. Anche per la Giunta attualmente in carica la trasparenza costituisce un asse portante: essa è infatti una trave massiccia che viene posta a serrare le porte del castello, in maniera da non consentire ingressi indesiderati. Già ci siamo a lungo intrattenuti sulla puntigliosa regolamentazione delle videoriprese delle sedute consiliari, il cui unico reale obiettivo pare evidentemente rivolto a contrastare l'attività di documentazione delle imbarazzanti performance di taluni rappresentanti delle istituzioni. Ancora, più volte abbiamo rilevato i difficili rapporti che del Primo Cittadino con carta stampata e giornalisti, rei di sistematico fraintendimento del Verbo Magistrale. Ricordiamo appena di sfuggita l'accanimento censorio nei confronti della bacheca su cui in Municipio vengono affissi articoli di stampa riguardanti il Comune. Ha di recente concluso i propri lavori la Commissione Speciale che su incarico del Consiglio doveva "fotografare" l'iter approvativo della palestra in questione. La relazione conclusiva, da tutti (o quasi) lodata per la chiarezza espositiva e l'assoluta obiettività, è stata letta integralmente nel corso di una seduta pubblica . Il testo della relazione, come atto pubblico, è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta in Municipio. Al mero scopo di favorirne la diffusione fra la cittadinanza, con Odg a firma delle opposizioni se ne è chiesta la pubblicazione sul sito web del Comune. Dopo un animato dibattito in aula, ancora una volta si deve riconoscere la disarmante sincerità dell'assessore De Benedet, capace come nessun altro di esemplificare con genuina chiarezza le dinamiche consiliari. “Abbiamo deciso ieri sera, durante il pre consiglio, di bocciare quest'ordine del giorno. Ora non capisco perché stiamo qua tanto a discutere. Bocciamolo, e andemo via, che mi son stufo e go da 'ndar a magnar!”.