(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

martedì 28 ottobre 2014

Pagine lucchesi (27/10/2014)



Tu vedi lunge gli uliveti grigi
che vaporano il viso ai poggi, o Serchio
e la città dall'arborato cerchio
ove dorme la donna del Guinigi.
In ossequio al turno di riposo dei musei tutti, come preventivato la mattina si dedica al giro delle mura. In bicicletta. La cinta muraria cinquecentesca che custodisce il centro storico cittadino sviluppa un percorso lungo poco più di quattro chilometri. La struttura imponente della fortificazione è ben rappresentata dalle dimensioni: 12 metri di altezza e 30 di larghezza. All'esterno delle mura e tutt'intorno, ove correva un tempo il fossato, si stende oggidì una riposante fascia verde. Lungo la passeggiata, in quelle che furono casermette, trovano oggi alloggio tanto il circolo del burraco, che la mostra dedicata alla fabbrica della monumentale cortina. Fra qualche giorno sarà ora di Comics e i preparativi già fervono, con l'allestimento di gazebo e tensostrutture gigantesche. Uno dei motivi che mi ha spinto finalmente a questa esplorazione in terra toscana è appunto l'annuale rassegna dedicata al fumetto, che sta riscuotendo un successo crescente. Ho dovuto ben presto scoprire, però, che per trovare posto in una comoda sistemazione entro le mura durante le giornate dei Comics è necessario prenotare con un anno di anticipo o poco meno. Per questa volta, quindi, sono costretto a passare il turno. Magari ci riprovo l'anno prossimo. La facciata della chiesa di S. Frediano colpisce per lo scenografico mosaico che si staglia nel cielo e cattura lo sguardo del più distratto turista; S. Michele, invece, sorge nell'area dell'antico Foro romano. Sulla sua facciata sono curiosamente incastonate le effigi marmoree di celebrità risorgimentali... Di fronte alla chiesa, l'attenzione va alla bronzea insegna posta sul palazzo della Cassa di risparmio di Pistoia e Lucchesia, che ne tradisce l'originaria appartenenza. La Banca Commerciale Italiana era presente in tutti i capoluoghi di provincia e nelle principali città della Penisola. Le sue sedi erano ospitate in palazzi di pregio, che si trovavano in posizione centrale. Lucca non fa eccezione. Exegi monumentum aere perennius. Uomo bianco, non avrai i nostri scalpi! Dopo un pranzo deludente, consumato nei dipressi della Camera di Commercio, l'appuntamento è per le due del pomeriggio all'ufficio turistico, da dove si parte per una visita guidata alla scoperta delle meraviglie urbiche. Sono della partita un paio di coppie anglo-britanniche, per cui si conviene che l'esposizione verrà declinata nella lingua di Albione. Lungo il percorso si ha modo di apprezzare le prelibatezze dolciarie locali, fra le quali spicca il buccellato, l'allestimento raffinato di alcune botteghe storiche, con insegne in stile liberty e boiserie d'antan, antichi telai coi loro artigianali manufatti contemporanei. Si passa dalla casa del Maestro alla chiesa di S. Giovanni, ove cotidie al vespero risuonan gli echi delle sue note; dalla scuola di musica Boccherini dicata alla Torre Guinigi coll'arboreto sommitale. Si sosta nella scenografica piazza dell'Anfiteatro, già sede del mercato cittadino, col suo seghettato skyline e la teoria di locali acchiappa-turisti. Nel faticoso peregrinare del turista non manca l'attenzione per l'ennesima libreria da visitare, al principio della via Fillungo, cuore del passeggio cittadino. Si provvederà domani.

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