e le note vengono aggiornate di quando in quando)
martedì 23 dicembre 2014
Todos consilleros!
Nel Gran Circo del Consiglio Comunale ci è toccato in sorte di avere due consiglieri che si chiamano entrambi Loris Zancai. Per fortuna, uno è maschio e l’altra è femmina, così, almeno la differenza di genere consente di riferirsi senza possibilità di fraintendimento al corretto destinatario. Ebbene, IL consigliere Zancai non perde occasione per deliziarci con le sue frivolezze, ogni qual volta prende la parola su qualche argomento (e la sua ansia di protagonismo è garanzia di partecipazione assidua al dibattito). Memorabile rimase il suo commento all’ennesima evanescente tirata del Signorsindaco, abile rètore e consumato politico, che sa parlare a lungo senza dire nulla. Al termine del consueto pistolotto sindacale, IL consigliere Zancai esordì definendo la risposta del Maestro ancora una volta evacuativa… Ma questo succedeva quando il nostro militava all’opposizione e non faceva mancare le sue strumentali provocazioni. Ora IL consigliere parrebbe essersi incardinato in questa Coesa Maggioranza ad assetto variabile, ma quando intravede l’occasione per guadagnare qualche francobollo di visibilità ed acquisire consenso attraverso dichiarazioni smaccatamente populiste, non si lascia sfuggire l’occasione ed esterna senza ritegno. Si legge sul Messaggero Veneto di oggi il suo piccato intervento a danno degli assessori Delle Vedove e Raffin, rei di non aver adeguato (al ribasso) la tabella dei valori delle aree edificabili su cui i cittadini son chiamati a calcolare e poi versare IMU e TASI. Quando occorre, leggiamo, i politici devono "difendere le istanze dei cittadini, assumendosi la responsabilità di andare, in questo caso, anche contro l'Agenzia delle Entrate". E poi ancora "Raffin e Delle Vedove si sono limitati ad adeguarsi a ciò che i funzionari dicono: se questi però si devono attenere alla legge, i politici invece dovrebbero avere un sussulto di responsabilità e prendere decisioni che vadano anche contro lo Stato pur di stare dalla parte dei cittadini, che non ne possono più delle tasse". Che c’azzecchi l’Agenzia con i valori della tabella in questione sarebbe interessante che IL Consigliere potesse spiegarci, prima di patrocinare simili crociate alla Brancaleone. I valori delle aree fabbricabili, utili al calcolo delle tasse di cui abbiamo detto, vengono assunti con delibera del Consiglio Comunale. Andando a sfogliare le pagine del sito istituzionale del Comune si può rintracciare l’ultima tabella approvata, che risale al 2011. Sul fatto che da quel dì fosse opportuno aggiornare tali valori, tenuto conto dell’evidente deprezzamento che in questi ultimi anni gli immobili e i terreni edificabili hanno subito a causa della perdurante crisi economica, non è qui in discussione. E che gli assessori chiamati in causa ribaltino sulle opposizioni l’accusa di inerzia non può mancare di suscitare sonori sghignazzi. Si informano i Signori Assessori che il governo della Città è affidato alla Giunta, di cui essi fanno parte (più o meno consapevolmente). Compito dell’Opposizione è vigilare, proporre, concorrere alla gestione del Bene Comune. Se il Governo cittadino, troppo occupato a districarsi fra le innumerevoli beghe tutt’ora irrisolte (citiamo soltanto, per una veloce rassegna, il macello, la vecchia latteria, le palestre incompiute), non ha ritenuto in questi anni di adeguare i valori delle aree edificabili, accusare i consiglieri di opposizione di non averne proposto la modifica suona offensivo per l’intelligenza di ogni Cittadino Elettore. Quel che ci sentiamo di raccomandare al consigliere Zancai, invece, è di mettere da parte l’irruenza, che a un politico poco si confà, e di recuperare piuttosto un po’ di coerenza. Quando Sua Eccellenza il Signor Prefetto ordina di cancellare la trascrizione di un matrimonio omosessuale, legittimamente contratto all’estero, dove esistono ordinamenti giuridici diversi dal nostro, si grida all’eversione, poiché un manipolo di sindaci ribelli osano contravvenire a disposizioni ministeriali peraltro già dichiarate illegittime dalla magistratura. In quel caso, siccome conviene alla propria visione del mondo, la rivolta nei confronti del Sistema è disdicevole e da condannare. Incomprensibile, addirittura. E così facendo ci si va ad ingraziare una fetta di elettorato che di queste vicende non vuole nemmeno sentir parlare. E infatti non ne sa. E’ contraria a prescindere, pur senza conoscere i termini della questione. Quando invece s’intuisce di poter raggranellare qualche scampolo di consenso fra i possessori di aree edificabili vessati da un fisco opprimente, della ribellione nei confronti dell’Agenzia delle Entrate si può fare una bandiera. Ribelli part-time, insomma. Rivoluzionari all’occorrenza.
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Secondo me è tutta colpa della lavatrice!
RispondiEliminasì, quella che ha candeggiato i cervelli... :-)
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