(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

giovedì 8 gennaio 2015

Andalusia 15 - Malaga

El viaje empieza en tren. Da Malaga si parte in direzione di Siviglia dalla stazione di Maria Zambrano, che sta giusto di fronte al nostro piccolo rifugio cittadino, decoroso, ma più che altro estremamente comodo. Dopo la serie di attentati terroristici, evidentemente qui si è corsi in qualche modo ai ripari adottando anche nelle stazioni ferroviarie i sistemi di sicurezza che siamo abituati a trovare negli aeroporti. I bagagli devono essere adagiati su di un nastro trasportatore che li passa a uno scanner prima di poter accedere ai binari. Stesso trattamento mi toccherà subire a Siviglia, quando vorrò visitare l'Archivo de Indias, mentre invece altrettanta sollecitudine pare non interessare le linee di autobus dell'ALSA. Siamo arrivati a Malaga ieri al mediodia, che pareva di veder Totò e Peppino a Milano. Cappottone di lana, sciarpa guanti e berretto, e appena scesi dall'aereo veniamo invenstiti da zaffate di aria calda. La gente gira in pantaloni corti e t-shirt. E' uno scandaloso schiaffo al rigido inverno friulano che abbiamo da poco abbandonato. Nel 1997 feci il mio primo tour in Andalusia. Viaggio organizzato, compagnia allegra. Questa volta, come faccio ormai da anni, il tour operator sono io. Journey Manager. L'impressione che ebbi a suo tempo di Malaga non fu per niente incoraggiante. Avrò modo di ricredermi durante questo soggiorno. E' la seconda città dell'Andalusia, con una storia che affonda nell'origine dei secoli. La sua Alcazaba, vasta fortezza che domina l'abitato, fu costruita a partire dall'VIII secolo e oggi mette a dura prova i garretti dei più allenati viaggiatori. La cattedrale è un incompiuto miscuglio di stili e il centro cittadino pullula di vita. Negosi aperti, famiglie al passeggio, giovani brass band che movimentano il paesaggio notturno. Una ragazza intona al flauto S'ciarazzule Marazzule: le invisibili connessioni che attraversano il mondo dei consapevoli... La passeggiata lungomare si svolge al riparo di un avveniristico serpentone frangisole in cemento armato che accompagna il cammino attraverso graziosi giardini con sculture moderne che fanno da chaise-longue, eucalipti e soffice ghiaino verde. Al molo è attraccato un imponente traghetto per le Canarie, mentre sullo sfondo si vede ormeggiato un brigantino. Si cena a bacalao e vino blanco al Güeno (che è voce dialettale malagueña per bueno e va pronunciato tre volte di seguito col dito indice congiunto ad anello al pollice agitando la mano).

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