(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

martedì 31 marzo 2015

London 15 - Part 3

The Tower of London – Il fascino della storia.

Si pranza nella caffetteria della Torre con un paio di fette di torta (imperiali) e cappuccino da mezzo (ustionante). Due deliziosi cestelli ricolmi di chicchi d'uva completano il menu. Il banconiere in servizio al bar riscuote il dovuto sovrastato da un timpano che sta alle sue spalle, istoriato con altorilievi lapidei e recante le insegne araldiche reali (il leone e l'unicorno, rampanti). La sala è ampia e confortevole, con pilastri ottagonali in legno d'epoca che sorreggono il soffitto. La sensibilità mercantile dei sudditi di Sua Maestà si rivela anche qui in tutta la sua efficienza. Nel mio immaginario di ragazzino già appassionato di storia e facilmente impressionabile da fumetti e film in costume, la Torre di Londra era una lugubre prigione destinata a custodire condannati di rango. In realtà si tratta di un complesso fortificato

lunedì 30 marzo 2015

London 15 – Part 2

Greenwich e il Cutty Sark - Il fascino della vela.

Mentre sto scrivendo, mi accorgo di essermi appena perso un rituale che si ripete dal 1833. Sono da poco passate le 13 e la sfera rossa posta sulla sommità del Royal Observatory è già calata a segnare l'ora esatta. Di solito si marca il mezzodì, ma gli inglesi preferiscono distinguersi anche in questo. In un libretto di curiosità che ho acquistato da Harrods per la verità si spiega che vi è una ragione molto pratica che ha portato a preferire il tocco: a mezzogiorno gli astronomi di Greenwich avevano altro da fare, impegnati com'erano nelle loro osservazioni celesti. Il Cutty Sark è un clipper, un veloce veliero dallo scafo affilato, che trovò impiego principalmente sulle rotte del tè che portavano in Cina.

domenica 29 marzo 2015

London 15 – Part 1

Il fascino delle divise.

Nel giardino che dà sul retro del condominio c'è uno scoiattolo che gioca con due gazze ai piedi di un platano. Paiono tutti e tre interessati a qualche bocconcino che riescono a vedere soltanto loro. Oppure hanno soltanto voglia di divertirsi. Non è una lotta. Si direbbe piuttosto una danza. Fatta di balzi e saltelli, tentativi di approccio e ritirate. La mattina del mio secondo giorno a Londra inizia così. Ieri, per celebrare l'ingresso nella primavera astrologica, mi sono concesso prima un viaggio aereo e poi, all'arrivo, uno dei celebri taxi londinesi, che da Victoria Station mi ha rapidamente condotto fino al mio temporaneo rifugio di Pimlico e ho subito recuperato a terra una moneta da un paio di sterline.

giovedì 5 marzo 2015

Una buona azione

Fino a qualche anno fa sulle pagine del Gazzettino Antonella Santarelli curava una rubrica settimanale, Gente speciale, che raccontava le storie di vita, particolarmente significative, di persone che vivono accanto a noi. Perché fra i nostri vicini di casa, anche se noi spesso non lo sappiamo, in questa nostra moderna società sempre più individualista, dove il senso della comunità rimane relegato nei ricordi della civiltà contadina dei tempi che furono, proprio qui, in mezzo a noi, si nascondono persone speciali. Persone che hanno vissuto fra mille peripezie, superando gli ostacoli che il destino ha posto lungo la loro strada, persone che si sono messe in gioco e hanno imparato a danzare, cucinare, costruire, coltivare,