(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 20 settembre 2015

La Casa di Vetro (smerigliato)

Male non fare, paura non avere. Enzo Biagi, da intervistato, riferisce che questo semplice insegnamento di sua madre è stato per lui un principio cardine a cui ispirare la propria condotta. Può essere che a Cordenons ci siano toccati in sorte governanti un po' più complicati e timorosi. Nella seduta del Consiglio Comunale andata in scena venerdì 18 settembre, fra gli altri argomenti si è discusso di una nuova commissione speciale, che sarà chiamata a fornire un quadro della situazione STU Makò, dall'origine ai giorni nostri. A dire il vero, l'Ordine del giorno con cui si impegnava il Consiglio a istituire la commissione era già stato approvato a fine maggio, malgrado il voto contrario di Lega e Pdl. Perché i lavori potessero iniziare rimanevano da designare i componenti, ma a questo punto la questione si incaglia nelle secche dell'ostruzionismo: Lega e Pdl non intendono nominare il proprio rappresentante. Trattandosi di fattispecie non prevista dal Regolamento delle adunanze, si annaspa, si tergiversa, e infine si rimanda la decisione. Nel frattempo si ricerca il soccorso degli enti sovraordinati (Regione e Prefettura) affinché col loro autorevole parere diano una mano a sbrogliare la matassa. Giungono alfine le risposte, paterne e rassicuranti: ché i lavori del Consiglio non possono di certo essere intralciati da amministratori capricciosi, e che se qualcuno non vuol essere della partita, peggio per lui: si dia dunque il calcio d'inizio. Tutt'al più, onde evitare di ritrovarsi in simili impasse, si pensi pel futuro ad aggiornare il Regolamento. Ma i dispettosi pargoli non ne vogliono sapere e puntano i piedi: bisogna analizzare l'articolata missiva, comprendere per bene ogni singola parola, soppesare, valutare; meglio sarebbe mettere subito mano al Regolamento, perché il futuro è oggi! Quando risulta chiaro che ogni difesa è ormai vana, spetta al Signorsindaco l'estremo gesto dilatorio: che gli uffici del Comune non vengano oberati di lavoro, che non senta lamentele!

Dal 2011 a oggi la Coesa Maggioranza che governa la Città non perde occasione per dimostrare il proprio fastidio verso ogni forma di trasparenza e richiesta di partecipazione. Si comincia con le videoriprese in Consiglio Comunale, che son poco gradite, tanto da meritarsi un rifacimento delle regole già nel 2012 (si rileggano i seguenti appunti: Giornalismo partecipativo a Cordenons, Sull'inutilità delle videoriprese e Regole, regolamenti e regolatori). Si passa poi alla Commissione speciale sulla palestra di Villa d'Arco, che ha tanto ben lavorato da meritarsi apprezzamenti unanimi in Consiglio. Quando però si chiede di rendere a tutti i cittadini facilmente accessibile il risultato del suo lavoro si obietta, si cavilla: ché la pubblicazione sul sito web del Comune non è prevista e quindi no; basta chiedere e si verrà soddisfatti (si rilegga, si rilegga... Regole, regolamenti e capricci, Trasparenza, burocrazie e buonsenso). Dato che le delibere consiliari venivano rese monche dalla pubblicazione online (Trasparenza vo cercando), ci pensa qualche volenteroso cittadino a rimboccarsi le maniche, colmando le lacune (www.cordenonstrasparente.org) e provocando qualche mal di pancia. Sacrilegio! - insorgono allora gli zelanti custodi della Casa di Vetro: ché non ci si balocca con carte riservate (così riferivano gli zelanti al Gazzettino). La caccia alle sanguinarie talpe golpiste viene poi sospesa una volta che ci si accorge che si fa prima ad anticiparne le mosse (si veda Le talpe, i burocrati e il Vetril).

Volendo ora tirar le fila di questo breve compendio, conviene avvisare gli spettatori che non s'impensieriscan più di tanto per le innocue bestiole sotterranee. Ben altre ve ne sono in superficie, mutevoli di pelo, da cui guardarsi.

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