(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 31 ottobre 2015

Guelfi e Cittadini al tempo del “gender”

Non c'è che dire, il Comitato Pordenonese “Vogliamo educare i nostri figli” ha affinato le proprie tecniche di comunicazione. Nelle slide commentate dalla prima relatrice durante l'incontro svoltosi all'oratorio di S. Pietro, a Cordenons, il 28 di ottobre, non c'era più traccia delle “Tappe di riconoscimento dell'ideologia del gender”. Eppure, soltanto lo scorso 16 giugno, quando lo stesso comitato si presentò nella sala Degan della biblioteca civica di Pordenone, fra le “tappe” proposte all'attenzione del folto uditorio spiccavano due date significative (anche per il resto del mondo). Il 1973, anno in cui L'American Psychiatric Association ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle patologie mentali incluse nel Manuale Diagnostico delle Malattie Mentali, e il 1993, quando L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha accettato e condiviso la definizione non patologica

giovedì 15 ottobre 2015

Segreti e magie

La Valcellina è stata per decenni una terra dura e avara con i propri abitanti. Per garantire il sostentamento alle loro famiglie i valligiani dovevano ingegnarsi, ricorrendo a quanto disponibile in natura. Accadeva così che durante l'inverno, sospeso il lavoro dei campi, gli uomini trascorressero le giornate ricavando dal legno dei boschi una variegata serie di utensili. Con la sapienza artigiana delle mani e l'impiego di pochi attrezzi i miei nonni riuscivano a trarre dai ciocchi eleganti cucchiai, coppe per custodire il sale solenni come un rustico Graal, mestoni da polenta, che usati ogni giorno rendevano forti le braccia delle donne clautane e servivano da minaccioso monito nei confronti di chi faceva loro perdere le staffe, pratici cannelli, atti a spillare i vini

sabato 10 ottobre 2015

Secondo esperimento

Ei fu. Siccome immobile... Chi è più fresco di studi non avrà difficoltà a riconoscere i versi che commemorano quella data fatale. Altrettanto funesto, per il comune di Cordenons, fu il 5 maggio 2015, data in cui il postino elettronico recapitò una fattura da 320 mila euro che successivi eventi tramutarono in decreto ingiuntivo. Si parla, ancora una volta, della famigerata palestra autoreggente, che pare stia marcendo sotto la pioggia. Il cantiere è fermo ormai da un paio d'anni, però il Comune doveva ancora saldare all'appaltatore qualche conto per i lavori eseguiti. Nel caso di appalti pubblici, prima di emettere la fattura bisogna avere l'ok della "stazione appaltante" (in questo caso, il Comune). E' lecito supporre, quindi, che la missiva digitale non sia giunta come un fulmine a ciel sereno. Tanto più che a monte c'è un regolare contratto (dicembre 2012) e un prezzo pattuito. Nel mondo reale,

domenica 4 ottobre 2015

Atto finale (forse...)

La maratona che ha impegnato i consiglieri comunali e un pubblico finalmente più numeroso del solito è durata dalle 6 di sera fino all'una del giorno dopo. Del resto, lunedì 28 settembre 2015 nell'aula consiliare del comune di Cordenons non si discuteva soltanto un bilancio di previsione, ma si analizzava il bilancio di una intera legislatura. E il compendio tratteggiato dai numerosi interventi ascoltati è ancora una volta impietoso. Non tanto per le critiche provenienti dall'opposizione, costanti e motivate fin dall'inizio di questa esperienza amministrativa. Nel corso della seduta sono state le diverse fazioni della sedicente maggioranza a far volare gli stracci, in una sorta di Potlatch Bellico di cui, finora, avevamo letto soltanto sui libri di narrativa (cfr. U. Eco - Stelle e stellette). Mentre l'attuale assessore ai lavori pubblici lamentava che il funzionario responsabile dell'ufficio da lui dipendente