(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

lunedì 30 maggio 2016

Una strana idea di trasparenza


S’intitola significativamente “Silenzio di Stato”. E’ un dossier prodotto nell’aprile del 2013 da Diritto di Sapere (questo il link: http://www.dirittodisapere.it/progetto/) e Access-Info Europe (https://www.access-info.org/) e riepiloga i risultati del primo studio di monitoraggio sull'accesso all'informazione della Pubblica Amministrazione in Italia (il documento si può trovare su www.cordenonstrasparente.org). Per quella che è la mia pluriennale esperienza nei rapporti con gli uffici pubblici di ogni livello, i risultati di questo progetto, per quanto disarmanti, non sono una sorpresa. Ho sperimentato più volte quanto accade nel 70% dei casi (secondo i risultati del monitoraggio), ossia, la mancanza di risposte da parte della Pubblica Amministrazione interpellata. Che quando ci si rivolge a un ufficio pubblico non si ottenga soddisfazione 7 volte su dieci è già di per sé un dato inaccettabile. Diventa decisamente intollerabile che oltre la metà di quel risultato (65%) sia formato da risposte non date.

venerdì 27 maggio 2016

La Banca del tempo

"Una nuova forma di solidarietà. Non però basata sul principio classico del volontariato che vuole il dono a senso unico. La Banca del Tempo è un'invenzione sociale che si fonda su un rapporto di convenienza con gli altri soci pattuito fin dall'inizio (…) La Banca del Tempo è già una realtà in due comuni del Friuli Occidentale: Cordenons e San Vito al Tagliamento." Così scriveva Il Gazzettino l'11 ottobre 1997. Risale a quei giorni il primo esperimento Banca del Tempo a Cordenons. Alla serata di presentazione, nella sala Appi del Centro Culturale, il pubblico era numeroso e al termine degli interventi fioccarono le adesioni a questa inconsueta realtà associativa. "La Banca del Tempo è un luogo nel quale, sul modello di uno sportello bancario, si può depositare tempo che si ritirerà nel momento del bisogno (...) L'unità di scambio è l'ora, che ha valore in quanto tempo impiegato e non in relazione all'attività svolta".

domenica 22 maggio 2016

Odissea telefonica

Il rapporto di ciascuno di noi con le grandi aziende fornitrici di servizi è ormai caratterizzato da relazioni frustranti: in genere la grande organizzazione si trincera dietro muri di gomma costituiti da anonimi call-center e non rende noti indirizzi mail con i quali comunicare più agevolmente: ci si limita a una comunicazione univoca, dal centro alla periferia, sfuggendo al contraddittorio. E’ un problema di trasparenza e correttezza commerciale di fronte al quale non ho mai piegato la schiena. Dopo che mia madre mi aveva ripetutamente sollecitato a verificare le bollette telefoniche che, a suo dire, da qualche tempo erano lievitate malgrado lei non utilizzasse il servizio, ho dovuto rinunciare al mio scetticismo e le ho dato retta. Mi sono così trovato di fronte a una sgradita sorpresa. Questo succedeva verso la fine dello scorso anno. Svolte alcune rapide ricerche in rete per capire che cosa fosse capitato, il 14/1/2016 ho inviato a TIM la seguente comunicazione via p.e.c.

domenica 15 maggio 2016

Esploratori

In Congo è un personaggio illustre, tanto che a scuola se ne studiano le gesta e il suo nome venne attribuito all'insediamento francese che diverrà poi la capitale dello stato africano. Con l'intento di eliminare ogni residuo di colonialismo, qualche anno fa il governo locale propose di sostituire il nome della città con un toponimo autoctono, ma un largo dissenso della popolazione costrinse le autorità a desistere dal loro proposito. Pietro Savorgnan di Brazzà è un esploratore friulano vissuto a cavallo fra Otto e Novecento, passato alla storia per essere un colonialista sui generis in virtù dei suoi metodi non violenti e della sua repulsione verso lo sfruttamento delle terre conquistate. A Moruzzo, nell'incanto del Friuli collinare, esiste dal 2011 un museo dedicato all'intrepido esploratore, con relativo sito web (www.castellodibrazza.com) ricco di informazioni. Fu ancora una volta la stalla dei Colonos che mi permise di conoscere i discendenti di questa nobile famiglia, che tanto stanno facendo per onorare la memoria del loro antenato, e la storia di Pietro.

giovedì 12 maggio 2016

Innovazione e ricerca in Friuli Venezia Giulia

La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel suo rapporto annuale “Economia e finanza dei distretti industriali”, pubblicato a dicembre 2015, dedica un approfondimento al Cluster BioHighTech della nostra regione, ricordandoci che:
Il Friuli-Venezia Giulia rappresenta una regione particolarmente ricca di istituzioni scientifiche e capitale umano vocato alla ricerca. Nella Regione sono presenti due università (Trieste e Udine), la SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), centri di ricerca pubblici e privati, tra cui due istituti del CNR, il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB, sostenuto da 60 paesi ed è dedicato alla ricerca in ambito biomedico, farmaceutico ed ambientale), l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e l’Elettra Sincrotrone Trieste. Sul territorio regionale sono inoltre stati realizzati ben quattro parchi scientifici (AREA Science Park, Friuli Innovazione, Polo Tecnologico di Pordenone e Innova FVG), che costituiscono un sistema integrato dedicato al trasferimento tecnologico.

mercoledì 11 maggio 2016

Cordenons - Elezioni Amministrative - 5 giugno 2016

In attesa che mi arrivi la versione cartacea, da distribuire porta a porta, agli amici online metto a disposizione il mio volantino "web style", sfogliabile. Per la gioia di tutti.

domenica 8 maggio 2016

Vicino/Lontano 2016

Quando arrivo alla stazione ferroviaria di Udine, percorrendo il sottopasso che mi dovrebbe portare sull'altro lato della strada vengo accolto da un cancello che sbarra il passaggio in tutta la sua larghezza. Vi sono appesi due cartelli che indicano gli orari di chiusura della barriera: dalle 19:30 alle 6:00. Come sa chi legge i quotidiani locali, quel sottopasso negli ultimi mesi è stato trasformato in dormitorio di emergenza dai numerosi profughi in arrivo nella città friulana. L'azione oltremodo inefficace delle istituzioni preposte a gestire l'ordine pubblico ha fatto sì che per lungo tempo le vie e i giardini udinesi diventassero un disperato bivacco per questi fuggitivi e il sottopasso della stazione offriva loro un più accogliente riparo notturno nei giorni più freddi o piovosi. Quando la politica rinuncia ad affrontare i problemi, evidentemente si lascia spazio al fai da te.

venerdì 6 maggio 2016

In direzione ostinata e contraria

Oggi ho incontrato un cardiologo per uno di quegli esami di routine con dei nomi complicati, che alla fine si risolvono in quattro e quattr'otto. Sentendolo parlare ne ho riconosciuto l'accento. Emiliano? - dico. Romagnolo, puntualizza lui. Il dottore è di Riccione. Gli chiedo come mai dalla sua bella riviera ha deciso di trasferirsi fra le brume padane. Le vie della Provvidenza, mi risponde. Al termine della visita mi segnala che oggi in ospedale c'è la giornata dell'igiene delle mani (in verità, facendo poi una rapida ricerca online scoprirò che si tratta della Giornata Mondiale dell'igiene delle mani). Ah, dico, come sosteneva il dott. Semmelweis. Il pur anziano cardiologo si mostra dubbioso e interessato. Non comprende il nome che pronuncio. Semmelweis, ripeto. A metà dell'Ottocento sulla base delle proprie osservazioni questo giovane medico ospedaliero viennese era arrivato alla conclusione che i problemi di setticemia che decimavano le puerpere ospitate nel proprio reparto potevano essere risolti se i chirurghi si fossero semplicemente lavati le mani più spesso.

martedì 3 maggio 2016

Il vigile urbano coi baffi a manubrio

Era una presenza bonaria e rassicurante, malgrado l'aspetto potesse incutere qualche timore a noi ragazzini. Con quei baffoni a manubrio percorreva in bicicletta le vie del paese e dispensava sorrisi. Non ne conoscevamo il nome. Per tutti era il Baffo. Durante le vacanze scolastiche assieme a un mio compagno di giochi e avventure, come me appassionato lettore di fumetti, ci eravamo organizzati per vendere alcuni degli albi delle nostre collezioni. Per alcuni anni, verso la metà di giugno, quando ormai le lezioni erano terminate, sistemavamo alcune cassette per la frutta capovolte lungo un tratto di marciapiedi della via Sclavons, all'incrocio con via Boccaccio, e per due settimane improvvisavamo la nostra piccola attività mercantile.