(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

venerdì 7 aprile 2017

Chico e Rita

Mentre dallo stereo di casa fioriscono le note di un bolero che si alternano alla ritmicità del mambo, il pensiero va alla primavera del 1977, quando con Romeo e Antonella iniziammo la nostra avventura nella fisorchestra “Lo studente passa”. Ci furono consegnati allora una moltitudine di spartiti sciolti, pessime fotocopie leggibili a stento, che provvidi a ordinare in un raccoglitore con le tasche trasparenti. Facevano parte di quella prima dotazione anche due raccolte rilegate, che per praticità imparammo ben presto a chiamare “il 100” e “il 33”. Sulla copertina blu della prima pubblicazione stava scritto in caratteri cubitali: 33 anni per 111 successi, mentre la seconda, stampata a cura del Gruppo Editoriale Southern Music, con la stessa evidenza, ma qui il lettering è di color arancio su fondo verde scuro, riportava il titolo: 100 successi Sud Americani. Fu questo il mio primo impatto con la musica latina. A dire il vero, la raccolta, lungi dal rappresentare un compendio completo delle sonorità che offre l'intero continente, era invece limitata al sound caraibico-carioca. Soltanto alcuni anni più tardi scoprii la ricchezza e il fascino che sanno esprimere con la musica anche i paesi commercialmente più peregrini, grazie alla mia insaziabile curiosità, che mi ha portato ad amare i tanghi argentini cantati da Gardel, gli innumerevoli vals peruviani dei Morochucos e la dolcezza struggente di Pablo Milanes, interpretato sullo sfondo delle nostre montagne per Folkest.

A Pordenone le serate di cinema estivo a un certo punto traslocarono dalla storica sede di Parco Galvani alla piazzetta Calderari, sul retro del municipio. Fu lì che, poteva essere il 2011, vidi un film di animazione con una colonna sonora formidabile. Chico e Rita è la storia di un amore tormentato e sensuale fra due musicisti, una cantante e un pianista, che si svolge fra Cuba e New York.

Durante i miei viaggi entro sempre a curiosare in qualche libreria o negozio di dischi delle città che visito, allo scopo di portarmi a casa qualche scampolo di memoria locale. E queste mie incursioni non di rado mi procurano piacevolissime sorprese. Nel gennaio del 2015 tornai in Andalusia dopo 18 anni, ma questa volta senza viaggio organizzato da un tour operator. Tutto gestito e programmato in autonomia insieme a un amico globetrotter. Da Malaga ci trasferimmo a Siviglia, poi Cordoba e infine Granada. Fu qui che una mattina, mentre ero diretto alla Cattedrale dove avevo appuntamento col mio compagno di viaggio, fui attratto da un negozio d'angolo che esponeva CD. Entrai a curiosare e, fra una compilation di flamenco e l'altra, trovai la colonna sonora di Chico e Rita, che mi portai a casa. Così stasera mi è tornata voglia di risentire un po' di musica, ho infilato il CD nel lettore e mi sono lasciato andare ai ricordi circolari.

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