(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 9 aprile 2017

IJF2017 - Due



Sul finire degli anni settanta si usava denominare le piccole formazioni musicali che si esibivano nelle feste di paese con locuzioni tipo “7+1” (adattando il primo addendo all'effettiva consistenza numerica dell'ensemble). Il pezzo forte della mia giornata festivaliera mi attende in Sala dei Notari, dove apprendo di uno strano furto avvenuto nel 1999 ai danni di un caveau della Banca di Roma. La banda dei 5+1penetra nottetempo senza particolari difficoltà nella filiale che si trova nella città giudiziaria, dove sono custodite 900 cassette di sicurezza. I rapinatori vanno a colpo sicuro e si dimostrano piuttosto selettivi: aprono soltanto le cassette incluse in una lista compilata a mano. Le vittime del furto sono avvocati e magistrati coinvolti nel corso degli anni in processi e inchieste di primo piano nella storia della Repubblica: dal delitto Pasolini, alla strage di Bologna. Sembra che i ladri vadano a caccia di documenti riservati, più che di argenteria e preziosi. Il processo a carico di quello che viene ritenuto il leader del gruppo è ancora in corso. Le sessioni di Law&order proseguono prendendo in esame le norme che già esistono per contrastare le bufale (procurato allarme, diffusione di notizie false e tendenziose, abuso di credulità popolare), contestando la necessità di nuovi interventi legislativi in odor di censura. Si conclude sostenendo che la soluzione più efficace per contrastare le fake news consiste nell'accrescere la consapevolezza dei lettori e migliorare l'approccio ai media fin dalla più giovane età (è peggio diffondere una notizia falsa o crederci?).

Volevo rivivere la suggestione che si prova percorrendo via dell'Acquedotto, per tornare fino al Tempio di Sant'Angelo, così ho dedicato parte della mattina all'escursionismo urbano. L'acquedotto fu realizzato nel XIII secolo per rifornire la Fontana Maggiore. Fu poi riconvertito nell'800 in incantevole sentiero sopraelevato ai cui lati si aprono gli usci di poche fortunate abitazioni. Il tempio dedicato a San Michele Arcangelo, a base circolare, è invece la chiesa più antica di Perugia e risale al V secolo. Arrivandoci noto che all'esterno di molte case sono appesi dei messaggi dedicati a un Giorgio evidentemente venuto a mancare da poco. Ricordi semplici e commossi, anche un emoticon con lacrima stampato su foglio UNI A4, testimoni di un affetto diffuso. Su uno dei biglietti c'è scritto: hai consegnato più sorrisi che lettere. Ed è il senso della comunità che resiste a qualsiasi globalizzazione e allo straniamento dei social network ad emergere spontaneo in tutta la sua autenticità. Nelle mie precedenti esperienze festivaliere per la cena tendevo a privilegiare locali in cui si iniziasse a mangiare presto. Il ristorante aperto alle sette di sera non soltanto mi consentiva di sfamarmi, ma lasciava lo spazio necessario per fiondarmi all'ennesimo appuntamento serale, concerto, proiezione o altro evento cultural-mondano che fosse. Una certa indulgenza, maturata col passare degli anni, mi ha poi portato a un progressivo rilassamento. L'apertura di orizzonte mi ha così fatto scoprire un ristorante, da me ostinatamente ignorato, che sta sul retro dell'arcivescovado, centralissimo e perciò comodo, ma nello stesso tempo raffinato e conveniente. A riprova che, se la fretta è cattiva consigliera, la lentezza si conferma rivoluzionaria.

Nessun commento:

Posta un commento

se sei un utente anonimo, ricorda di aggiungere in calce il tuo nome ;-)