(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 3 febbraio 2018

Le libertà di espressione

La Sala cannoniera ospita convegni, spettacoli, presentazioni di libri. Si trova nelle viscere di quella che fu la Rocca Paolina, odiato simbolo dell'oppressione pontificia, che aveva i suoi cannoni puntati su corso Vannucci, per difendersi dai perugini, e che gli insorti demolirono a picconate, pietra su pietra, come fu per la Bastiglia. In quella sala una decina di anni fa ascoltai una selezione di canti popolari presentata dal gruppo “I giorni cantati di Calvatone e Piàdena”. Canti del lavoro, della festa, della lotta. Al posto dell'usuale programma della serata, sulle seggiole riservate al pubblico erano state distribuite alcune fotocopie tenute assieme da un punto metallico. In una prima, mezza paginetta, si presentava il gruppo come prodotto autonomo della Lega di Cultura di Piàdena, mentre le pagine successive erano state riprodotte da una rivista che trovai fortunosamente qualche anno più tardi su una bancarella di libri usati al festival di storia di Gorizia. Il testo di quelle pagine l'ho trascritto a suo tempo qui (Prima, Seconda e Terza parte).

giovedì 1 febbraio 2018

Un popolo di estrosi ciarlatani

La mia naia si è svolta per buona parte a Tolmezzo, in una caserma ormai chiusa e abbandonata da tempo dov'era alloggiato un reparto di alpini d'arresto, anch'esso disciolto. Al comando di battaglione il capitano Boiti era l'unica persona normale, assieme ad un anziano maresciallo maggiore che portava su di sè tutta la saggezza derivante dai lunghi anni di servizio. Con Boiti si poteva ragionare, era persona garbata e di buon senso: decisamente fuori posto in quella piccola armata Brancaleone. In quel tempo si andava organizzando in regione il servizio Meteomont, che è quello che monitora le condizioni del tempo in montagna per gestire il pericolo valanghe e prevenire gli incidenti. Dal comando brigata di Udine chiesero che ogni compagnia segnalasse due militari con le seguenti caratteristiche: dovevano essere almeno diplomati, sapere sciare e conoscere bene l'inglese.