(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

giovedì 30 luglio 2020

Lis predicjis dal muini

Al è dibant lâ a cirî Gargagnà su lis mapis dal Friûl: no si cjatilu nancje in chês plui minudis e precisis che a doprin i militârs, indulà che a son segnadis fin lis farcadicis (...) Gargagnà Disore e je une vile dal Friûl di mieç: une frazion, nus àn insegnât a dî i talians, cun siet votcent animis; e in union cun Gargagnà Disot, cun Lupignan e cualchi altri cjasâl plui minût, a formin il Comun di Scufons.


Così scriveva pre Bepo Marchèt, nel Prambul a Lis predicjis dal muini, volume originariamente pubblicato nel 1965 e rieditato nel 2016 dalla Società Filologica Friulana. Una raccolta di queste sue “esortazioni morali” pubblicate dal 1945 in avanti sulla Vita Cattolica, settimanale diocesano udinese, con cui l'immaginario Vigji Scuete, muini monumentâl, grant e grues, sclet di lenghe e simpri sigûr di se, di volta in volta rappresentava dei piccoli autentici affreschi di vita locale, in una lingua friulana sapida e oramai perduta.

giovedì 23 luglio 2020

Toni e Lampi

Franco lo conobbi nell’estate del 1985, una volta archiviato il mio esame di maturità. C’erano da fare alcune serate in un locale di Bibione, ricordo un’ampia terrazza scoperta, i tavolini sempre affollati di avventori, lo spazio per le coppie che volevano ballare. Aveva uno sguardo da matto, lunghi capelli corvini, baffoni spioventi e una mimica facciale che disorientavano, di primo acchito. Quando poi iniziava a parlare qualunque interlocutore finiva per inquietarsi. Alla batteria se la cavava bene, suonava la chitarra e riusciva perfino ad accompagnarsi alla tastiera, cantava con ambizioni da crooner e intratteneva il pubblico esibendosi in boutade e barzellette, ma sapeva anche assumere all’improvviso un atteggiamento serio e professionale. Un po’ schizofrenico, ecco.

mercoledì 20 maggio 2020

Leggi & decreti

Nella tarda serata di ieri è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il tanto attesto “decreto Rilancio”. Più di duecentocinquanta pagine fitte di nuove disposizioni con le quali il Governo intende dare impulso a un’economia tanto provata dalla crisi pandemica tutt’ora in atto. Come sta succedendo spesso, in queste settimane, del decreto in fieri sono trapelate indiscrezioni, si sono annunciate proposte, si sono date in pasto a mezzi di comunicazione ripetute anticipazioni. Una pessima abitudine, che non fa altro che ingenerare confusione e inutili discussioni, spesso fallaci giacché fondate, appunto, sulle intenzioni e non su provvedimenti fatti e finiti. Prima della pubblicazione del decreto si è letto di tutto: da chi, forte della sua laurea in giurisprudenza, lo dava già per emanato, a chi commentava le bozze proditoriamente fatte circolare al solo scopo di misurare le reazioni

mercoledì 13 maggio 2020

Il Sandalo Cinese

Narra la leggenda che un pellegrino austriaco di ritorno dal santuario di Loreto volle dimostrare la propria riconoscenza per l’ospitalità ricevuta dalla famiglia Soprani regalando al piccolo Paolo uno strano organetto, con cui aveva allietato la serata precedente e che aveva risvegliato la curiosità del piccolo ospite. L’intraprendente ragazzino iniziò negli anni seguenti a riprodurre l’organetto, trasformando nel tempo quella che era un’attività di artigianato familiare in un fiorente settore industriale che ha reso Castelfidardo e la provincia di Ancona un punto di riferimento per i musicisti di tutto il mondo. Per valutare il giro d’affari del distretto della fisarmonica, si tenga presente che, a oggi, il prezzo di uno strumento da concerto realizzato artigianalmente dai mastri fidardensi costa quanto un SUV entry level.

mercoledì 22 aprile 2020

Il paradiso dei moduli

La ”segregazione dei compiti”, tanto cara a chi oggidì, pur non sapendo lavorare sul serio, perché non ne ha mai avuto la possibilità, pretende di organizzare il lavoro altrui, in realtà era già praticata, in banca, fin dagli albori. Quando bisognava eseguire un’operazione (dal semplice prelievo, alla quindicinale sottoscrizione dell’emissione BOT, al bonifico estero in renminbi con copertura tramite terza banca, “il Servizio” compilava l’apposito modulo, un terminalista lo registrava nel sistema contabile della banca, per le operazioni dell’Estero, più complesse e irte di rischiosi ostacoli c’era anche un preventivo controllo sulla corretta compilazione del modulo da parte del Capo Ufficio, il cassiere pagava o introitava quanto previsto, sulla base dei “mandati” (verdi) e delle “reversali” (gialle) oppure consegnava gli assegni circolari e i carnet e il “quadrista”, a fine giornata, ma anche più volte al giorno, nelle filiali di maggiori dimensioni, dove si macinavano numeri importanti, tirava le somme e verificava che a chi aveva contabilizzato nun je se fossero intorcinate le dita

sabato 18 aprile 2020

I maestri improvvisati

Fu nel gennaio del 1989 che arrivai, giovane neoassunto, nella filiale di Modena, in via dell’Università. Trovai quasi subito alloggio a pochi passi dalla banca, in un grazioso miniappartamento che un notaio aveva destinato al nipote guarnendolo di prestigiose finiture e pavimenti griffati. L’ingrato parente aveva però poi preso altre strade e l’abitazione fu data in affitto. L’agente immobiliare che me lo propose era scettica in ragione della breve e incerta durata della mia permanenza, ma quando le spiegai che, andato via io sarebbe arrivato sicuramente a rimpiazzarmi qualche altro collega, e così via ad infinitum, intuì la lucrosa opportunità e convinse il notaio ad accogliermi nella sua bomboniera. La nebbia che calava all’imbrunire, densa come ovatta, avvolgeva chiunque si trovasse a camminare sotto i portici delle vie del centro città, trasformando ogni spostamento in un avventuroso percorso esposto al rischio di collisione.

giovedì 9 aprile 2020

Le due Cassandre

Me la ricordo bene, io, l’ironia con cui noi, figli e nipoti, commentavamo i vaticini di quelle due Cassandre. Per mia madre la sorella maggiore è sempre stata una figura di riferimento, dato che a cavallo delle due guerre un po’ le aveva fatto, a sua volta, anche da madre. Le loro sfiancanti, quotidiane sedute di gossip casalingo si svolgevano, più di vent’anni orsono, secondo un copione ormai consolidato, affrontando temi… oltremodo ricorrenti. La pubblicazione annuale dell’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani è curata dal Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi, di Torino. Nelle 156 pagine dell’edizione 2019, il rapporto rivela fra l’altro che

lunedì 30 marzo 2020

La riscoperta del valore

Il valore delle persone, ad esempio, specie quelle che hanno ruoli di responsabilità, a cui è lecito aspettarsi che siano connesse capacità e competenze, ma non solo. Esempio, lealtà e coraggio sono altri optional che andrebbero considerati di serie nella borsa degli attrezzi di ogni capo. Perché è facile navigare quando c’è bonaccia, ma è col mare in tempesta che emergono le qualità di un comandante. Così come le carenze, dato che per assumere un ruolo può anche bastare un’investitura, ma per esserne degni bisogna dimostrarlo ogni giorno. In questo tempo di coprifuoco, mentre il Morbo continua a dilagare, la cattività domestica imposta per decreto consente di mettere ordine fra gli archivi personali, riordinare le idee, riallacciare relazioni dormienti e rianimarle. Succede anche di ritrovare, a distanza di lustri, vecchi compagni d’arme di quando si era giovani e illusi. E dalla memoria riemergono ricordi accantonati.

giovedì 26 marzo 2020

La nonna Gigia

La nonna Gigia è passata attraverso due guerre mondiali, mentre nell’intervallo il marito salpava per l’Africa Orientale. C’era da guadagnare quanto necessario a saldare i debiti contratti per tirar su la casa e in una delle prime cartoline inviate alla famiglia il giovane Ardito così si rivolgeva alla figlia minore: “Cara Gilda, sono arrivato in Africa, ma la scudéla di caffè non me l’hanno data…” (il riferimento è a una variante del motivetto “Faccetta nera”, che i soldati storpiavano così: “Quando saremo vicino a te, noi beveremo una scudéla di caffè!”). A quel tempo le donne clautane andavano a procurarsi di che sfamare i propri figli fora pal mont

mercoledì 18 marzo 2020

Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo

In questo preludio di primavera di un anno bisestile, mentre il Morbo infuria in tutta la Penisola e dilaga in Europa e nel mondo, anche l’accesso alle case di riposo è stato interdetto ai visitatori. Familiari e amici non possono entrare e gli operatori devono ora impegnarsi a tranquillizzare soprattutto i parenti dei loro anziani ospiti, che privati di un contatto diretto con i loro cari, vivono un comprensibile stato di ansia. Antonella si divide fra la struttura che custodisce ormai da un anno la mia Vecchina bianca e un’altra residenza poco distante. Coordina con dedizione non comune entrambi i condomini, col loro carico di complicazioni quotidiane. I telefonini più evoluti, con cui molti di noi hanno ormai imparato a familiarizzare, hanno rivoluzionato il nostro modo di relazionarci

mercoledì 11 marzo 2020

Dietro-front!


Nel 1977 sul settimanale Lanciostory comparve una saga a fumetti in realtà già pubblicata vent’anni prima in Argentina, che ebbe nel corso del tempo un notevole successo. La storia narra di una letale nevicata caduta su Buenos Aires. Gli abitanti furono costretti a chiudersi in casa e uscire soltanto bardati come sommozzatori per proteggersi dai fiocchi assassini. In quel periodo svolgevo durante il periodo estivo, con particolare soddisfazione, un commercio di fumetti usati assieme a un mio compagno di scuola (ne avevo già riferito qui www.iltaccuinodipiterpan.it/2013/11/fumetti.html). Oggi che il Morbo venuto dalla Cina dilaga in tutta la Penisola e si espande in Europa e nel mondo, le avventure de L’Eternauta ritornano di sofferta attualità e invitano a riflettere.

martedì 3 marzo 2020

Perugia memories (3)

Conservo ancora (e mi porto al seguito, durante i miei abituali pellegrinaggi nel capoluogo umbro) le guide a cui faccio qui riferimento. Nel corso degli anni sono riuscito a percorrere tutti e cinque gli itinerari proposti dall’opuscolo dell’APT perugina. Si tratta di una guida davvero ben fatta, che raccomando senz’altro al viaggiatore curioso, rintracciabile online a questo link http://turismo.comune.perugia.it/articoli/perugia-nascosta (il pdf è scaricabile). Seguendo i suggerimenti dell’altro baedeker citato, trovando spazio fra un appuntamento e l’altro delle successive rassegne festivaliere ho poi ampliato nel tempo l’elenco delle cose da vedere, riuscendo pian piano a spuntarne parecchie. Mi sono tuttavia convinto di non aver ancora esaurito l’impegno e credo per questo che dovrò tornare a Perugia ancora qualche altra volta.

lunedì 2 marzo 2020

Perugia memories (2)

Quella serata alla Rocca Paolina di Perugia mi è rimasta ben stampata nella memoria, così come tanti altri episodi che hanno contribuito a rendermi cara la città. Arna è una donna israeliana (vedo ora che avrebbe la stessa età di mia madre, se un tumore non se la fosse presa anzitempo). Dopo avere servito nell’esercito del suo Paese, con la grinta e la determinazione ostinata propria di ogni madre Arna si spese a lungo per i bambini palestinesi di Jenin, i suoi bambini, cercando di portare un po’ di serenità nelle loro vite. Chi volesse vedere il documentario, lo può trovare anche online (ad esempio a questo link https://www.youtube.com/watch?v=cQZiHgbBBcI)

domenica 1 marzo 2020

Perugia memories (1)

In queste ore convulse, fra ordini di riapertura delle scuole e contrordini di chiusura, in un misto di preoccupazione e isteria dovuti a un virus oramai diffuso, anche a Perugia hanno deciso di annullare il Festival del giornalismo. Avevo già programmato la solita settimana di ferie e mi accingevo a prenotare il b&b con un mese di anticipo per riuscire a trovar posto in centro storico, quando ho saputo la novità. L’appuntamento primaverile con Perugia è diventato per me una consuetudine e, chissà, malgrado l’annullamento, forse questa volta ci tornerò lo stesso e farò il turista a tempo pieno. La mia prima volta al Festival credo sia stata nel 2009. Il lunedì in cui mi preparavo a rientrare a casa mi risvegliai prima dell’orario in cui veniva servita la colazione, così ne approfittai per guardare la TV. Venni allora travolto dai notiziari che davano conto del tremendo terremoto dell’Aquila. Era il 6 aprile.

sabato 22 febbraio 2020

La strategia dell’opossum

La seduta del Consiglio Comunale andata in scena il 17 febbraio scorso nella sua parte finale ha offerto davvero un pessimo spettacolo. Nervi tesi, toni scomposti ed espressioni inappropriate hanno reso l’Aula simile ad un assembramento di litiganti rancorosi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendo il Presidente del Consiglio a chiudere precipitosamente discussione e seduta, sarebbe la bestemmia che il medesimo lamenta di avere udito e di cui la stampa locale ha riferito in questi giorni. Chi volesse rendersi conto di persona dell’accaduto può cliccare su questo link https://youtu.be/A0DzPcUE1Ys?t=11526, che rimanda al punto in cui s’inizia a discutere dell’ordine del giorno all’origine del successivo potlach bellico (cfr. Umberto Eco, Stelle & stellette, 1976). Bisognerà munirsi di pazienza, alzare al massimo il volume e utilizzare un paio di cuffie, perché l’audio della registrazione è pessimo.

mercoledì 12 febbraio 2020

Between the Devil and the Deep Blue Sea

È questo il titolo di un brano jazz degli anni Trenta, interpretato a più riprese da crooner e star del palcoscenico, rivisitato anche ai giorni nostri (si faccia riferimento per tutti a queste registrazioni di Ella Fitzgerald e Cab Calloway). La locuzione, di uso comune nei paesi di lingua inglese, indica la difficile situazione in cui si trova chi sia costretto compiere una scelta fra due alternative ugualmente sconvenienti.
Ma qual è la relazione fra il diavolo e le profondità marine?
L’origine di questo modo di dire è quello che andremo qui a scoprire.

Le librerie di casa mia custodiscono molti più libri di quanti ne possa leggere. Funziona così: quando partecipo a una presentazione o a qualche conferenza, se i relatori sanno essere coinvolgenti e riescono a stimolare la mia curiosità

domenica 5 gennaio 2020

Rumenta


Così si chiama in Liguria quella spazzatura che tanto spazio sta trovando in queste ultime settimane sulle pagine dei quotidiani locali, nelle discussioni che si sviluppano all’interno di gruppi facebook e, negli ultimi giorni, lungo le vie di Cordenons. Sgomberiamo subito il campo da un equivoco. Con la modifica introdotta nella “selezione a monte” agli utenti non si sono imposti cambiamenti epocali o complicati stravolgimenti. Rispetto a quel che si faceva prima, ora si tratta di separare carta e cartone. È stato distribuito un nuovo contenitore e i sacchi in cui buttare plastica e lattine hanno cambiato colore. Ci si può aspettare che nel giro di qualche mese le nuove regole entrino nelle abitudini dei cittadini, superando così l’iniziale inevitabile disagio.