(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

lunedì 30 marzo 2020

La riscoperta del valore

Il valore delle persone, ad esempio, specie quelle che hanno ruoli di responsabilità, a cui è lecito aspettarsi che siano connesse capacità e competenze, ma non solo. Esempio, lealtà e coraggio sono altri optional che andrebbero considerati di serie nella borsa degli attrezzi di ogni capo. Perché è facile navigare quando c’è bonaccia, ma è col mare in tempesta che emergono le qualità di un comandante. Così come le carenze, dato che per assumere un ruolo può anche bastare un’investitura, ma per esserne degni bisogna dimostrarlo ogni giorno. In questo tempo di coprifuoco, mentre il Morbo continua a dilagare, la cattività domestica imposta per decreto consente di mettere ordine fra gli archivi personali, riordinare le idee, riallacciare relazioni dormienti e rianimarle. Succede anche di ritrovare, a distanza di lustri, vecchi compagni d’arme di quando si era giovani e illusi. E dalla memoria riemergono ricordi accantonati.

giovedì 26 marzo 2020

La nonna Gigia

La nonna Gigia è passata attraverso due guerre mondiali, mentre nell’intervallo il marito salpava per l’Africa Orientale. C’era da guadagnare quanto necessario a saldare i debiti contratti per tirar su la casa e in una delle prime cartoline inviate alla famiglia il giovane Ardito così si rivolgeva alla figlia minore: “Cara Gilda, sono arrivato in Africa, ma la scudéla di caffè non me l’hanno data…” (il riferimento è a una variante del motivetto “Faccetta nera”, che i soldati storpiavano così: “Quando saremo vicino a te, noi beveremo una scudéla di caffè!”). A quel tempo le donne clautane andavano a procurarsi di che sfamare i propri figli fora pal mont

mercoledì 18 marzo 2020

Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo

In questo preludio di primavera di un anno bisestile, mentre il Morbo infuria in tutta la Penisola e dilaga in Europa e nel mondo, anche l’accesso alle case di riposo è stato interdetto ai visitatori. Familiari e amici non possono entrare e gli operatori devono ora impegnarsi a tranquillizzare soprattutto i parenti dei loro anziani ospiti, che privati di un contatto diretto con i loro cari, vivono un comprensibile stato di ansia. Antonella si divide fra la struttura che custodisce ormai da un anno la mia Vecchina bianca e un’altra residenza poco distante. Coordina con dedizione non comune entrambi i condomini, col loro carico di complicazioni quotidiane. I telefonini più evoluti, con cui molti di noi hanno ormai imparato a familiarizzare, hanno rivoluzionato il nostro modo di relazionarci

mercoledì 11 marzo 2020

Dietro-front!


Nel 1977 sul settimanale Lanciostory comparve una saga a fumetti in realtà già pubblicata vent’anni prima in Argentina, che ebbe nel corso del tempo un notevole successo. La storia narra di una letale nevicata caduta su Buenos Aires. Gli abitanti furono costretti a chiudersi in casa e uscire soltanto bardati come sommozzatori per proteggersi dai fiocchi assassini. In quel periodo svolgevo durante il periodo estivo, con particolare soddisfazione, un commercio di fumetti usati assieme a un mio compagno di scuola (ne avevo già riferito qui www.iltaccuinodipiterpan.it/2013/11/fumetti.html). Oggi che il Morbo venuto dalla Cina dilaga in tutta la Penisola e si espande in Europa e nel mondo, le avventure de L’Eternauta ritornano di sofferta attualità e invitano a riflettere.

martedì 3 marzo 2020

Perugia memories (3)

Conservo ancora (e mi porto al seguito, durante i miei abituali pellegrinaggi nel capoluogo umbro) le guide a cui faccio qui riferimento. Nel corso degli anni sono riuscito a percorrere tutti e cinque gli itinerari proposti dall’opuscolo dell’APT perugina. Si tratta di una guida davvero ben fatta, che raccomando senz’altro al viaggiatore curioso, rintracciabile online a questo link http://turismo.comune.perugia.it/articoli/perugia-nascosta (il pdf è scaricabile). Seguendo i suggerimenti dell’altro baedeker citato, trovando spazio fra un appuntamento e l’altro delle successive rassegne festivaliere ho poi ampliato nel tempo l’elenco delle cose da vedere, riuscendo pian piano a spuntarne parecchie. Mi sono tuttavia convinto di non aver ancora esaurito l’impegno e credo per questo che dovrò tornare a Perugia ancora qualche altra volta.

lunedì 2 marzo 2020

Perugia memories (2)

Quella serata alla Rocca Paolina di Perugia mi è rimasta ben stampata nella memoria, così come tanti altri episodi che hanno contribuito a rendermi cara la città. Arna è una donna israeliana (vedo ora che avrebbe la stessa età di mia madre, se un tumore non se la fosse presa anzitempo). Dopo avere servito nell’esercito del suo Paese, con la grinta e la determinazione ostinata propria di ogni madre Arna si spese a lungo per i bambini palestinesi di Jenin, i suoi bambini, cercando di portare un po’ di serenità nelle loro vite. Chi volesse vedere il documentario, lo può trovare anche online (ad esempio a questo link https://www.youtube.com/watch?v=cQZiHgbBBcI)

domenica 1 marzo 2020

Perugia memories (1)

In queste ore convulse, fra ordini di riapertura delle scuole e contrordini di chiusura, in un misto di preoccupazione e isteria dovuti a un virus oramai diffuso, anche a Perugia hanno deciso di annullare il Festival del giornalismo. Avevo già programmato la solita settimana di ferie e mi accingevo a prenotare il b&b con un mese di anticipo per riuscire a trovar posto in centro storico, quando ho saputo la novità. L’appuntamento primaverile con Perugia è diventato per me una consuetudine e, chissà, malgrado l’annullamento, forse questa volta ci tornerò lo stesso e farò il turista a tempo pieno. La mia prima volta al Festival credo sia stata nel 2009. Il lunedì in cui mi preparavo a rientrare a casa mi risvegliai prima dell’orario in cui veniva servita la colazione, così ne approfittai per guardare la TV. Venni allora travolto dai notiziari che davano conto del tremendo terremoto dell’Aquila. Era il 6 aprile.