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martedì 14 settembre 2021

Il Programma (parte prima)

Ciascuna lista che intende presentarsi in una competizione elettorale deve depositare in Comune l'elenco dei propri candidati. Ma non basta, occorrerà anche stilare una sorta di documento programmatico che servirà da ispirazione ai candidati per la gestione del governo cittadino in caso di vittoria: il programma elettorale dovrà essere per loro un portolano da utilizzare durante la navigazione dei successivi cinque anni e va anch'esso consegnato in municipio. A essere onesti, credo che siano ben pochi gli elettori che affrontano la lettura di questi documenti, che sono però rivelatori delle intenzioni dei candidati, fanno emergere i valori a cui essi si richiamano e la visione di futuro che i diversi gruppi hanno in mente, e perciò varrebbe la pena impegnare un po' del proprio tempo per consultarli con attenzione. Si tratta di elenchi di intenzioni, per l'appunto, promesse che non è detto vengano poi realizzate, è vero. Ma a fine mandato, trascorsi i cinque anni di governo sarebbe buona cosa andare a riscontrare quanto di quello promesso è stato poi effettivamente fatto, così, giusto per poter valutare l'affidabilità dei contendenti. Questa è la terza campagna elettorale a cui partecipo e non posso certo definirmi un veterano, però comincio a conoscere meglio i meccanismi che governano i vari processi e accumulo esperienza che aiuta a migliorare. Il tempo dedicato da ciascuna lista per discutere i temi e confrontare le idee che poi confluiranno nel proprio programma elettorale, così come l'impegno necessario da parte di tutti i candidati, è consistente e rappresenta una fase preliminare che si protrae per mesi prima dell'inizio ufficiale di ogni competizione. Per le elezioni che si terranno fra poche settimane, la coalizione in cui si inserisce la lista che mi ha candidato questa volta ha scelto un approccio che mi è sembrato davvero azzeccato. Quando si partecipa a una coalizione, di solito ciascuna lista prepara il proprio programma e poi bisogna far sintesi unificando le diverse proposte in un programma unitario. In questo caso, abbiamo preferito confezionare fin dall'inizio un unico programma suddividendoci in gruppi di lavoro tematici in cui fossero rappresentate tutte e tre le componenti della coalizione, scelta che si è rivelata molto più efficace. Il documento prodotto (la sua versione sfogliabile è disponibile online a questo link https://issuu.com/.../docs/programma_lista_cittadini_04_09) presenta una suddivisione chiara e sintetica delle proposte, che sono raggruppate in due macrocategorie: iniziative cantierabili fin da subito e progetti a medio-lungo termine. Anche questo è un criterio che mi piace molto. Sostengo da sempre che i progetti ambiziosi, di respiro pluriennale, che richiedono una visione lunga e risorse impegnative, non possono mancare. È necessario però non perdere di vista la quotidianità, le esigenze più immediate, i servizi e le risposte che possono venire incontro ai bisogni più sentiti dalle persone. Se è vero che non si può prescindere da un'idea di sviluppo e occorre avere chiare le direttrici lungo le quali la comunità muoverà i suoi passi negli anni a venire, se è vero che la programmazione è necessaria, bisogna però che il buon amministratore sappia anche essere strabico: con un occhio deve guardare lontano, ma con l'altro deve osservare il presente.

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