e le note vengono aggiornate di quando in quando)
venerdì 24 settembre 2021
La vecchia latteria (II tempo)
A poca distanza dall'attuale casa di riposo, nella via Nazario Sauro sorgeva una vecchia latteria. Nel 1989 all'atto dello scioglimento della società i soci decisero di donare al Comune i locali della latteria affinché venissero utilizzati a vantaggio della comunità, per scopi sociali (si veda l'atto di donazione qui https://www.facebook.com/groups/cordenons/permalink/1519576451470213/). Per lungo tempo l'edificio rimase dimenticato al suo posto, fino a quando con l'elezione di Carlo Mucignat quella giunta si mise al lavoro per adempiere al mandato dei donanti e realizzare in quei locali una struttura di co-housing (nel progetto erano inclusi due alloggi da riservare a persone assistite dai servizi sociali, da ospitare in occasione di eventuali sfratti: in assenza di tale sistemazione si ricorre al soggiorno in alberghi, con costi intuibilmente superiori e livello di servizio non paragonabile). Era il 2011 e nel frattempo anche la Regione si era interessata concretamente al tema del progressivo invecchiamento della popolazione, stanziando importanti risorse da destinare ai Comuni che avessero progetti mirati ad affrontare il problema. L'assessora Laura Sartori, investita dell'incarico, aveva a lungo lavorato per far predisporre il progetto di trasformazione della vecchia latteria (visionabile qui https://www.facebook.com/groups/cordenons/permalink/2006592572768596/)e assicurarsi le risorse a sostegno dell'opera, ma la scadenza elettorale cambiò le carte in tavola. Carlo Mucignat non fu riconfermato e la nuova Giunta manifestò da subito una certa allergia a completare le iniziative avviate dalla precedente gestione. Così come accadde per la palestra in corso di realizzazione alle spalle del Centro Culturale Aldo Moro, anche il progetto di ristrutturazione della vecchia latteria ai nuovi governanti non piaceva. La palestra avrebbe dovuto essere riconvertita a scopi culturali e la vecchia latteria doveva diventare una biblioteca. Questi gli intenti dichiarati pubblicamente. Poco dopo l'insediamento del sindaco Ongaro scadevano i termini per presentare la domanda di finanziamento per sostenere il progetto di ristrutturazione della vecchia latteria ideato dalla Giunta precedente. La domanda di finanziamento non fu presentata e si perse così l'occasione di avere dei fondi già disponibili per realizzare l'opera. Il successivo destino di quei locali è ancora più triste, dato che resi ormai pericolanti da un prolungato abbandono, per ragioni di pubblica incolumità dovettero essere demoliti (salvo il piano terra) e ciò che ne rimane è oggi trasformato in parcheggio. Considerata l'ubicazione di quel che resta della vecchia latteria, assolutamente centrale e prossima alla istituenda "Cittadella del welfare", non pare azzardato auspicare che si colga l'occasione per evitare che tutto il lavoro fatto venga ancora una volta sprecato. Il progetto di ristrutturazione della vecchia latteria è pronto e riposa nei cassetti degli uffici municipali. Sarebbe sufficiente rispolverarlo, aggiornarlo, finanziarlo e dare così finalmente soddisfazione a quei nostri generosi concittadini che nel 1989, con lungimiranza di gran lunga maggiore di quella dimostrata da molti politici locali, hanno voluto donare alla comunità un'opportunità di sviluppo. Nello stesso tempo, recuperare quel sito a vantaggio della fascia di popolazione più anziana fornirebbe una risposta adeguata ai crescenti bisogni socio-assistenziali espressi dai nostri anziani e dalle loro famiglie.
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