(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 26 settembre 2021

L'alternanza (prima parte)

Sono diffidente per contratto. Mi pagano per essere incredulo, sospettoso e attento. Per mestiere devo valutare ogni giorno l'affidabilità dei miei interlocutori sulla base di dati oggettivi, risultati verificabili di cui devo accertare attendibilità e coerenza. Ma non basta. Mi viene chiesto anche di soppesare l'esperienza, la capacità imprenditoriale, la serietà, analizzando la fattibilità dei progetti. Vuoi realizzare una centrale a biomassa e ti servono 70 milioni di euro? Va bene, non c'è problema. Però devi farmi capire quanto tu, imprenditore, credi in questo progetto così impegnativo. Noi possiamo partecipare per il 70% dell'investimento. Gli altri 20 milioni li devi mettere tu (la cronaca di questo episodio di vita lavorativa vissuta si può leggere qui Il legnaiolo e la centrale a biomassa). Quando mi dicono che a Cordenons abbiamo la TARI più bella che c'è, provo allora a capire da dove si attinge per recuperare i minori incassi derivanti dalla tassa sui rifiuti. I servizi che ogni Comune è chiamato a erogare hanno un costo e le risorse arrivano in Municipio con le imposte, le tasse e i canoni, le tariffe che ciascuno di noi contribuenti corrisponde. Se si riducono le tasse, si può scegliere fra due alternative: ridimensionare i servizi o recuperare altrove i minori introiti. E vale a ogni livello, dal Comune ai Ministeri. Con lo sviluppo dell'informatica e della telematica ormai gli enti pubblici rendono disponibili sempre più dati e senza inutili ostacoli formali. Il Ministero delle Finanze, attraverso gli open data, rilascia una mole impressionante di informazioni relative anche alla tassazione locale, fra cui l'addizionale IRPEF (comunale e regionale). Una rapida analisi dei dati ministeriali ha reso evidente che a Cordenons si paga un'addizionale media che è superiore alla media regionale (per i dettagli, si veda https://www.facebook.com/groups/cordenons/permalink/4321532294607934/ ).
Quando si decise di realizzare la discarica del Crovoleit, il terreno demaniale su cui sarebbe stato costruito l'impianto fu dato in concessione al Comune (cfr. La discarica del Crovoleit). La discarica è stata finanziata con un'operazione di project financing (i soldi li mette il soggetto privato a cui viene affidata la gestione, che recupererà l'investimento con i proventi della sua attività) della durata di 37 anni (7 anni di esercizio effettivo dell'impianto e 30 di gestione post mortem). Nel 2016 la Giunta Comunale approvò una revisione del piano economico finanziario su cui si reggeva il progetto della discarica (delibera n. 1 del 04-01-2016). Nei pareri tecnici rilasciati dai competenti uffici comunali che accompagnano questo genere di delibere fu segnalata l'incongruenza fra la durata dell'operazione (37 anni) e la prossima scadenza della concessione demaniale (febbraio 2018), ma evidentemente chi governava allora la città non colse la segnalazione con la dovuta serietà.

(continua...)

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