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e le note vengono aggiornate di quando in quando)

martedì 28 settembre 2021

L'alternanza (seconda parte)

In seguito, quel terreno su cui si doveva costruire l'impianto di smaltimento venne sdemanializzato e fu classificato nel patrimonio disponibile della Regione. La concessione è un provvedimento amministrativo disciplinato dal diritto pubblico e non era più applicabile al bene in questione (il terreno), che era divenuto alienabile a prezzo corrente (in alternativa il Comune lo avrebbe potuto ottenere in affitto, ma sempre a canone di mercato). Una bella gatta da pelare per l'Amministrazione, che nel frattempo si era impegnata con il project financing e quindi aveva degli obblighi nei confronti del concessionario (l'esito della vicenda è riportato qui https://www.facebook.com/groups/cordenons/permalink/2028231187271401/). La nuova situazione venutasi a creare rischiava di pesare in maniera significativa sul bilancio comunale, ma venne poi risolta con una permuta (terreno in cambio della caserma dei carabinieri). L'analisi del baratto concluso con gli uffici regionali ha portato a ritenere che l'operazione sia stata perfezionata a condizioni più vantaggiose per la Regione. Del resto, il Comune a quel punto si trovava con le spalle al muro: serviva una soluzione ad ogni costo. E quando ci sono di mezzo risorse pubbliche pare che risulti di gran lunga più facile decidere "costi quel che costi". Abbiamo già trattato la questione della latteria di via Nazario Sauro (cfr. La Vecchia Latteria - II tempo) e non ci ripeteremo. Ci sarebbe ancora il caso della palestra incompiuta alle spalle del centro culturale Aldo Moro, altro episodio ascrivibile a imperizia, nel momento in cui si decise che non si voleva completare quella palestra riconvertendo l'edificio a usi culturali. E altro ancora. Tipo la rinuncia a gestire direttamente i centri estivi, destinando le risorse a soggetti privati che svolgono un analogo servizio allo scopo di abbattere il costo medio pagato dalle famiglie. Operazione discutibile, su cui si possono avere opinioni diverse, ma quel che conta è il livello di soddisfazione degli utenti. E qui è opportuno lasciare che ciascuno tragga le proprie conclusioni. Si può però annotare che l'Ente Pubblico dovrebbe avere come fine principale l'erogazione di servizi e non la distribuzione di prebende. Insomma, volendo tracciare un bilancio degli ultimi 10 anni di governo leghista a Cordenons, fra luci e ombre i fatti sembrano lasciare spazio a una diffusa oscurità... Gli elettori hanno affidato per due volte negli ultimi tempi la gestione della cosa pubblica a persone che hanno avuto la loro occasione di dimostrare le proprie capacità di amministratori. L'analisi delle decisioni assunte e dei risultati ottenuti sulla base di riscontri oggettivi mi porta a ritenere che sarebbe il caso di voltare pagina: sono stati messi alla prova e le conclusioni sono deludenti. Per ottenere una gestione efficiente il turn over dei decisori è un'opzione da considerare seriamente, sia che si parli di un qualsiasi gruppo di lavoro, un ufficio, un'azienda, sia che si parli di un ente pubblico. In democrazia l'alternanza è un valore aggiunto, consente di confrontare visioni differenti, idee e soluzioni pensate da persone diverse che possono produrre risultati diversi. Migliori o peggiori è tutto da vedere. Ma se non si cambiano i giocatori, è difficile ottenere un esito differente. 

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