Lasciamo ora da parte i proclami stentorei e roboanti: di baracconate e casette per ogni stagione ne abbiamo già viste fin troppe. Il 3 e 4 ottobre 2021 a Cordenons si vota per eleggere un nuovo Sindaco e un nuovo Consiglio Comunale. Ancora una volta mi candido anch'io alla carica di Consigliere Comunale per fare la mia parte. Metto a disposizione l'esperienza maturata, le competenze acquisite e l'impegno necessario a realizzare idee e progetti utili a migliorare la Città e la vita dei suoi abitanti. Chiedo a chi mi segue online e dedica del tempo a leggere quello che scrivo di portare pazienza per un po': da qui in avanti (e fino al ballottaggio di metà ottobre) il tema elettorale sarà il protagonista quotidiano dei miei pensieri.
Ho scelto più di un anno fa lo slogan che avrebbe caratterizzato la mia campagna elettorale attingendo a un aforisma dell'imperatore romano e filosofo Marco Aurelio ("ciò che non giova all'alveare non giova neppure all'ape"). Come succede spesso, quando ci si imbatte in pensieri che in poche parole sanno distillare saggezza profonda, sono rimasto ammirato da questa frase e ho deciso di farla mia. Per quella che è la mia sensibilità, la frase è autoesplicativa, non ha cioè bisogno di argomentazioni che ne sostengano l'autenticità del significato. Proverò allora a esporre le riflessioni che hanno reso così significativo ai miei occhi questo aforisma. Nel corso degli anni ho sperimentato più volte l'importanza della coralità e apprezzato i risultati che un gioco di squadra ben orchestrato riesce a ottenere. L'iniziativa individuale non sempre è sufficiente a portare a termine compiti complessi. E se anche bastasse l'impegno del singolo, il risultato ottenuto da un lavoro di gruppo sarebbe senz'altro migliore. Dalla partita di calcio in oratorio al coro parrocchiale, dalla band musicale allestita per gioco ai team di lavoro in cui ci si può trovare inseriti in ambito professionale, ciascuno di noi ha modo fin da giovane di mettere alla prova la propria capacità di integrarsi e collaborare per raggiungere degli obiettivi. In queste circostanze emergono le diverse attitudini di ciascuno: ci sarà chi dimostra maggiore protagonismo e iniziativa, ci sono i gregari in cerca di leader, c'è chi si arrocca nel proprio individualismo. In ogni comunità, affinché le cose funzionino nel migliore dei modi, c'è bisogno di partecipazione, disponibilità, impegno, inclusione, coralità. In un coro amatoriale i solisti devono entrare a tempo debito e attenersi alla propria parte, evitando di sovrastare le altre voci quando è il turno dell'insieme; un direttore si occuperà di formare i coristi, di gestire un repertorio alla portata delle voci disponibili, facendo evolvere la squadra; è necessario essere intonati e seguire con scrupolo le partiture e le indicazioni del Maestro; ciascuno farà bene ad adottare le opportune precauzioni per evitare di forzare la voce o rimanere afono in vista di un'esibizione; ecc. Affinché tutto funzioni nel migliore dei modi, ciascuno dovrà fare la propria parte, ma, prima di tutto, è importante che ciascuno si senta parte del gruppo, riconoscendosi come elemento di un insieme a compimento di un personale processo di identificazione.
(continua...)
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