e le note vengono aggiornate di quando in quando)
martedì 4 aprile 2023
TO2023 - Quarta giornata
La colonia romana romana di Augusta Taurinorum viene fondata nel I secolo avanti Cristo come avamposto militare lungo la strada per le Gallie. Percorrendo il decumano massimo (l'odierna via Garibaldi, in cui ho trovato temporaneo rifugio nel mio soggiorno Torinese) si giunge a quella che era la porta Decumana, che con successive trasformazioni diventerà Palazzo Madama. Nei miei diversi viaggi verso le origini non ero mai riuscito a visitarlo. Oggi ho rimediato, ottenendo per ricompensa dovizia di stupore. Il museo raccoglie opere d'arte antica, pale d'altare, sculture lignee, quadri, materiale lapideo. Tutta la parte medievale è decisamente pregevole. All’esterno è stato ripristinato anche un orto medievale, che in verità a me pare assai modesto e non paragonabile a quello realizzato a Perugia, in Borgo XX Giugno, nei pressi della chiesa di San Pietro, in cui si riconoscono uno studio approfondito e un rigore filologico, una cura per i dettagli di cui a Torino non sembrano esserci tracce apparenti. Il pomeriggio indossa invece una veste mistica. Franca insiste per accompagnarmi in ogni dove, compatibilmente con i suoi impegni di lavoro, così io ne approfitto volentieri. Con il 58 barrato sono tornato a casa sua e lungo il tragitto ho scorto alcuni manifesti di propaganda leghista che promettono l'abbattimento dell'IVA sul pellet. Mi è scappato da ridere, perché ormai la stagione si avvia a conclusione e gli speculatori devono vuotare i magazzini. Quei grossisti che avevano artificiosamente fatto schizzare i prezzi a 13/14 euro al sacco, facendo razzia a mani basse, hanno già dato il via alla corsa al ribasso. La scorsa settimana al supermercato un sacco da 15 kg quotava 5,90 ma un collega mi ha prontamente aggiornato: lui l'ha visto a 5,50. E ci sono ancora margini di miglioramento. Anche per la lega, il cui populismo stavolta è proprio fuori tempo massimo. La Sacra di San Michele sarebbe una meta impegnativa da raggiungere con i mezzi pubblici. In auto è tutto più semplice. L'ultimo tratto di strada è interdetto al traffico causa lavori in corso: lo percorreremo a piedi, in aggiunta al preventivato sentiero finale. E una bella giornata, non senza foschia, ma la sagoma monumentale dell'abbazia si erge maestosa a presidio della valle sottostante. Un edificio imponente, abbarbicato alla roccia, che rivela all'interno ancora una volta delle meravigliosi affreschi medievali. Il verde, i cespugli e le piante che si contendono lo scarso terreno sono curate con puntiglio. La brezza soffia insistente e azzanna alla gola. Il posto di ristoro è chiuso per lavori di ampliamento e gli operai sul tetto si scatenano con una motosega. Per fortuna ci siamo portati l'acqua da bere e alcuni panini per pranzo.
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