(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 2 aprile 2023

TO2023 - Seconda giornata

Sotto i portici della prefettura, in Piazza Castello, una professoressa cerca di destare l'attenzione della torma di ragazzini in gita scolastica affidati alle sue cure. "Voi quest'anno avrete gli esami", spiega, "dunque è importante che conosciate Cristoforo Colombo." Incuriosito, mi attardo a origliare per comprendere le ragioni di tutta quell'importanza attribuita alla scoperta dell'America. In realtà, l'avventuroso viaggio del navigatore Ligure non c'entra niente. Quello che viene presentato ai ragazzini per farne un loro oggetto del desiderio è un medaglione in bronzo che raffigura il busto di Colombo e in particolare un suo mignolo della mano in altorilievo. Leggenda vuole che strofinare il proprio mignolo a quello del medaglione prima di un esame porti molta fortuna. La tradizione è tanto radicata che nel corso degli anni si è reso necessario provvedere a un rifacimento dell'appendice bronzea, ormai consumata. Una visita al Museo Egizio, quando torno a Torino è d'obbligo. Vi andai la prima volta nel 1978 e ricordo ancora gli ambienti polverosi, le teche ormai antiche e una generale sensazione di vecchiume diffuso assai poco attraente. Nulla a che vedere con l'attuale allestimento, moderno e accattivante. Persino le toilette meritano un 10 e lode: pulite, profumate e architettonicamente coerenti con il contesto per via delle lastre di pietra che ne rivestono le pareti. Un altro particolare degno di nota è costituito dalle didascalie dei reperti esposti, declinate in italiano, inglese e arabo, alla faccia di tutti i razzisti xenofobi vecchi e nuovi. Ennesimo punto a favore del brillante direttore Christian Greco. Ma non basta: quasi per caso mi sono accorto che una delle sale è dedicata alla memoria di Giulio Regeni. La cultura rende liberi, ma chi si nutre di pregiudizi questo non lo sa. Anche la vasca sotto i portici di via Po per raggiungere il museo del cinema è un must. Vi si trovano bancarelle di libri usati e fuori catalogo, fumetti, libri d'arte a buon mercato. La Mole Antonelliana è presa d'assalto da falangi di piccole pesti. C'era da aspettarselo visto che di lunedì quasi tutti i musei sono chiusi. Anche questa è una visita che vale la pena di ripetere. L'excursus sulle origini del cinema ha il suo fascino, fra lanterne magiche e vetri dipinti che testimoniano l'ostinata ricerca dei sistemi più efficaci per riprodurre le immagini in movimento. Era un lunedì anche l'11 settembre del 2001, quando con mia madre venimmo a visitare la Mole, proprio perché era uno dei pochi musei aperti. Poi rientrammo in Strada del Drosso, a casa dei nostri ospiti, e scoprimmo il disastro delle Torri Gemelle. La seconda Torre crollò in diretta tv sotto i nostri occhi. A quel punto capii che non poteva trattarsi di un incidente. Da quel momento in avanti il nostro soggiorno prese un'altra piega e ci passò la voglia di fare i turisti.

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